Dadomapa Dadomapa

L’autore ha 41 anni e due figlie. Nasce artisticamente come narratore e poeta; attraverso il suo stile di scrittura ha imparato ad amare la forza dell'immagine, cominciando a sperimentare attraverso collages realizzati con fotografie altrui. Si dedica alla fotografia da quasi tre anni, utilizzando soltanto uno smartphone Sistema Operativo Android. Prima Wiko, oggi Samsung Galaxy A15. Allo stesso modo, non utilizza strumenti professionali di editing, ma soltanto Google Photos, comune e alla portata di tutti. Non si considera un fotografo puro, bensì un artista visivo che utilizza tra gli altri media espressivi, anche una fotocamera digitale. Fino ad ora, ha accolto con favore i limiti e difetti imposti dalla fotocamera di un telefono cellulare comune, che gli permettono di lavorare su immagini non troppo definite e tecnicamente non eccellenti. Questo gli consente di non offrire delle visioni da ammirare a distanza, già finite e confezionate e lucide e perfette; al contrario, realizza delle fotografie anche sporche, anche brutte o sbagliate esteticamente, anche maleducate: perché l’unica cosa che conta, è la verità dello sguardo e riprodurre il più fedelmente possibile la sua propria visione della realtà, un riconoscimento che non avviene sempre al primo scatto, dunque a volte attraverso la post-produzione, che opera un intervento di manomissione e manutenzione, diretta ad approssimare lo scatto finale a come lui stesso ha captato e visto quella porzione di realtà in particolare; si tratta di una visione molto personale, in cui si crea una sorta di intimità con l'osservatore, che con il suo sguardo, la sua emotività e immaginazione, la completa e ne arricchisce la portata. Il lavoro di Carlo Battistella, consiste nel ritrovare e donare in ogni fotografia la sua esperienza poetica, cercando di suscitare in chi osserva emozioni e visioni, assimilandole in un modo che sia a sua volta una ricezione coinvolta e coinvolgente. Dal punto di vista tecnico, il suo scopo è quello, da un lato, di intensificare certi particolari e depotenziarne altri, dall'altro, soprattutto nei ritratti, cerca di non mostrare mai interamente la figura, lasciando delle parti nascoste in modo da stimolare la ricerca visiva, l'intuizione e la partecipazione dell'osservatore. Questo avviene attraverso l’uso di escamotages tecnici molto semplici, che avvicinino lo scatto a come la realtà si può in genere presentare all’occhio di ciascuno, nel corso della vita quotidiana: ora sfocata, ora fuori fuoco oppure non perfettamente inquadrata e centrata, tagliata. Ciò che appare all’interno dello spazio visibile e fruibile dello scatto, ha la stessa importanza di ciò che rimane fuori da esso; e proprio per questo, ciò che rimane all’interno dell’immagine, dovrebbe sempre suggerire dei puncta di fuga, dei possibili sviluppi e diramazioni che rimangono e crescono all’esterno; per comprendere come quello emerso all’occhio, sia soltanto uno dei molteplici potenziali scatti e dovrebbe dimostrare la vitalità dell’immagine, la sua dinamica e la sua fluidità che, al pari della realtà del mondo, non risulta mai interamente confinata e racchiusa in uno spazio chiuso. Ogni scatto di Carlo Battistella, rappresenta lo spazio aperto del campo visivo, suggerendo la necessità, anche etica, di una visione panoramica della realtà. Il suo lavoro di artista visivo e fotografo è ad oggi inedito.

PAESEItalia

ATTREZZATURAFotocamera cellulare: Galaxy A15 Collaboratore Getty Images Holding (01/01/2025)

SITOinstagram.com/carlobattistella2022/

INSTAGRAMcarlobattistella2022

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Dal progetto Charcters_LIO (living inanimate objects)

Luogo non specificato

20/2/2025

ISO 1250

F 1.8

3.98 mm

30001/500000

Galaxy A15

Foto 1 di 10

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