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PAESEItaly

ATTREZZATURACanon 6D, Samyang 14mm 2.8, Sigma Art 24-105 f/4, Canon 85mm 1.8, Tamron 15-30 f/2.8

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Nicola Vaiana - La vendemmia

La vendemmia

Il valore storico ed antropologico della vendemmia risale a tempi molto antichi e si è tramandato di generazione in generazione attraverso metodi di lavoro agricolo e tradizioni contadine, oltre che per l’importanza dei suoi aspetti culturali e tradizionali che caratterizzavano la vendemmia come evento annuale di lavoro e condivisione sociale nel territorio.

Per molti aspetti la vendemmia assume ancora oggi un momento rituale, ha un significato sociale e di comunione piuttosto forte, nel quale uomini e donne si riuniscono e insieme lavorano per lo stesso obiettivo. Il ruolo sociale e rituale che caratterizza la vendemmia è stato ancor più forte nei decenni scorsi, quando nei vigneti si riunivano amici, parenti e vicini di casa, tutti insieme a lavorare nelle vigne per poi festeggiare con un ricco banchetto.
Le giornate della vendemmia erano le più attese dai contadini. La vendemmia era il momento di tirare le somme di un’intera annata di lavoro e di fatiche non sempre giustamente ripagate a causa di una improvvisa grandinata, di inverni troppo rigidi o del perdurare della siccità .

Il lavoro nella vigna comprende numerose attività : il verderame ogni settimana, togliere le erbacce tra i filari e assicurarsi che la cenere (la malattia dell’uva) non attacchi gli acini. I tini, le tinozze e i cesti venivano caricati su carri e carretti trainati dai buoi e alle prime luci dell’alba ogni famiglia contadina, si avviava verso la campagna per iniziare il lavoro. Arrivati nei campi si scaricavano tutti gli attrezzi necessari; cesti e secchi venivano sistemati sotto il pergolato, pronti per essere riempiti di grappoli che i vendemmiatori staccavano dai tralci della vite con un netto colpo di forbice o con una lama di un coltello.
Quando i recipienti erano ricolmi d’uva, venivano svuotati dentro la bigoncia, che veniva caricata sulle spalle del più forte e portata fuori dal pergolato per essere svuotata nella tinozza in cui due o più giovani a piedi nudi erano pronti per la pigiatura.

Il momento del pranzo era un vero rito. Le donne arrivavano nei campi con cesti ricolmi di vivande caserecce che disponevano sopra una tovaglia distesa sul prato. La vendemmia era lavoro ma anche condivisione, un rito fatto di fatica e di soddisfazione.

Qui ci troviamo a Tangi un piccolo borgo in nell’entroterra trapanese i Sicilia, dove questi uomini ogni anno organizzano una vera e propria festa della vendemmia in modo interamente tradizionale, rievocando gli anni passati dagli indumenti usati al modo di spremitura dell’uva.

Canon 6D, Sigma 12-24 II, Samyang 14mm F/2.8
Post produzione Camera Raw, Photoshop, Nik Collection

Tangi, TP, Italia

25/8/2017

Dati exif non disponibili

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