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PAESEBahrain

ATTREZZATURABody : Olympus OM-D EM-1 Lens : Panasonic Lumix G X 12-35mm f/2.8

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Marco Boria - Life on the rail line #12

Life on the rail line #12

Gli esperti si aspettano che circa 250 milioni di persone in tutto il mondo
a causa dei cambiamenti climatici in corso, saranno costretti a fuggire da imponenti alluvioni, ondate di siccita’, erosione del territorio per l’innalzamento delle acque.

Durante il mio ultimo viaggio in Bangladesh, ho voluto cercare di capire quelli che sono gli effetti dei cambiamenti climatici su milioni di persone, che dalle campagne adiacenti gli argini del fiume Buriganga e dalle zone costiere che si affacciano sul Golfo del Bengala , si stanno riversando verso la capitale, Dhaka.
Si stima infatti, che entro il 2025, questi rifugiati climatici o migrant ambientali saranno almeno 20 i milioni. Dhaka infatti, e’ oggi considerata la citta con il piu’ rapido incremento della popolazione al mondo, stimato attorno ai 17 milioni, dei quali il 20% vive nei cosidetti slums o favelas. (….)
E’ proprio in questi luoghi di rifugio e di disagio sociale che ho trascorso alcuni giorni. In particolare, dopo aver visitato il campo profughi del gruppo etnico Rohingya, ho deciso di sviluppare il mio progetto, percorrendo I binari della linea ferroviaria nr. 12 piu’ nota e piu’ popolata della citta , che attraversa lo Slum Karwan Bazar
Il ministero delle Ferrovie, dispone di grandi superfici di terreno libero adiacente alle line ferroviarie e quindi e’ qui che i rifugiati si costruiscono queste sterminate baraccopoli. Il fenomeno e’ talmente importante che nessuna legge puo’ al momento prevenire l’appropriazione illegale di queste terre.
La maggior parte di questi ripari, consiste in una stanza, dove solitamente vivono nuclei familiari piuttosto numerosi e dove vivere, cucinare ed espletare le proprie necessita’ fisiologiche e’ veramente un azzardo.
La corrente elettrica non viene fornita e pertanto viene reperita, rubandola dalle palazzine o residenze attigue e per la notte la maggior parte delle famiglie utilizzano lampade a kerosene.
L’acqua viene fornita attraverso delle tradizionali pompe a mano e condivise da parecchie famiglie. Non esistono fognature e le toilette sono semplicemente dei solchi nel terreno ,a cielo aperto.
I binari del treno, come la strada principale di un paese, sono quindi diventati il luogo dove ruota la vita di queste intere comunita’ di migranti .
Il tempo qui e’ scandito dal passare piu o meno regolare dei treni che trasportano quotidianamente migliaia di persone dal centro citta’ verso le aree rurali e viceversa.
La linea piu’ frequentata e’ appunto la Nr. 12, dove ne passano almeno 50 al giorno.
e con questa frequenza giornaliera, gli incidenti avvengono molto di frequente, sopratutto fra i bambini.
Un esperienza che mi ha dato molto dal punto di vista umano e che mi ha aperto ancor piu’ gli occhi sul dramma che milioni di eco-rifugiati nelle zone piu’ povere del mondo stanno gia vivendo e della lunga strada da percorre affinche’ anche l’altra parte del mondo possa capire come gestire.

Corpo macchina : Olympus OM-EM1
Ottica : Panasonic Lumix Vario 12-35 f2.8 ed Olympus 7-14 f2.8

Dacca, Divisione di Dacca, Bangladesh

14/10/2016

Dati exif non disponibili

Foto 2 di 6

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