DomenicoAlbamonte - Melancholy of the Ancient World
Melancholy of the Ancient World
L’intenzione dell’autore di questo portfolio è di fare riemergere dalle profondità del tempo lo sguardo degli antichi sul corpo nudo e sulle sue numerose, imprevedibili metamorfosi. Per lungo tempo celato sotto l’aura di una pretesa visione idealizzata della bellezza – in realtà il portato, perlopiù, dei rigori morali e ideologici della modernità – lo sguardo antico si rivela, a un occhio disincantato e libero da pregiudizi, invece carico di sensualità, di libertà, dí corporeità. Espressione, insomma, di una visione dell’esistenza vocata al godimento dei fuggevoli piaceri della vita nella consapevolezza della sua brevità. Sorprende a volte, in questi ritratti di corpi nudi, l’ambiguità dell’identità sessuale, addirittura esplicitamente duale nel caso della statua dell’ermafrodito.
Allo sgaurdo degli antichi, il tempo ha aggiunto- con le sue fratture, amputazioni, escoriazioni – un’aura speciale, come un secondo scultore che modifica e reinterpreta l’opera del primo. Sicché questi scatti sono uno sguardo di terzo livello: rilettura fotografica di una trasformazione del tempo sulla visione di un artista…
Il titolo del portfolio si ispira a una nota considerazione di Gustave Flaubert sulla concezione della persona umana nel mondo antico: “Les dieux n’étant plus et le Christ n’étant pas encore, il y a eu, de Cicéron à Marc-Aurèle, un moment unique où l’homme seul a été. Je ne trouve nulle part cette grandeur…”
Luogo non specificato
9/6/2025
Ritratto
ISO 3200
F 5.6
105 mm
1/100
NIKON D7500
Foto 1 di 20