Milano Grand Central

In attesa del treno in una stazione grande ed affollata ti passano davanti personaggi che fugacemente incrociano il loro cammino, ignari che li stai osservando.
Storie diverse che, per un breve attimo, per un involontario contatto di corpi o di sguardi si intersecano a volte senza effetto alcuno, a volte sprigionando una scintilla di energia che un attimo dopo è già spenta nell’allontanarsi dei due elettrodi umani.
Questi incontri il tuo occhio li percepisce e la sua estensione tecnologica li cattura, come può, con tutti i limiti che intrinsecamente la affliggono ma ormai li ha catturati.
A volte nitidamente, più spesso ritraendo i viaggiatori quasi come fossero ectoplasmi velocissimi ed imprendibili, ma sempre come esseri umani che hanno una storia alle spalle e, per un breve attimo, la condividono con qualcuno che gli passa accanto.

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