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Federico Melis - Quelli che lavorano il primo maggio

Quelli che lavorano il primo maggio

Buon giorno ragazzi, mi chiamo Federico Melis, sono di Cagliari e per vivere faccio due lavori e mezzo: lavoro in portineria alla casa dello studente (quasi sempre di notte), collaboro con Mako edizioni che pubblica Mondo Pesca, un mensile di pesca e nautica e impartisco ripetizioni di matematica, fisica e chimica, grazie alla mia laurea in fisica.
Dal 2006, come accennato, collaboro con Mondo Pesca (www.makoedizioni.it), grazie alla quale sono diventato giornalista pubblicista. Per il giornale scrivo, correggo gli articoli dei collaboratori, curo l’impaginazione e… faccio foto, tante foto. Ho utilizzato per tanti anni una D70S, robustissima, anche in condizioni al limite (di notte al mare, salsedine, sabbia…), ma vista la necessità  di scattare centinaia di foto in eventi, gare e manifestazioni, ho quasi sempre impostato la D70S in P, salvando i file in jpeg e lasciando poco spazio alla creatività  (prima di tutto portare a casa il lavoro…).
Ho iniziato a leggere NPhotography da circa un anno e grazie a voi mi è tornata la voglia di imparare, di sedermi di nuovo sui banchi di scuola. A Natale, i miei figli mi hanno regalato una D5300, stupenda, che utilizzo con il suo 18-140 f 3.5/5.6.
Insomma, la lettura di NPhotography ha dato nuovo slancio alla mia passione. Per questo motivo, per ringraziarvi, vi invio alcune foto che ho scattato lo scorso primo maggio. Lavoro in una redazione (seppur piccola) e quindi so che ogni contributo dei lettori può risultare utile.

Il Progetto
Quelli che lavorano il primo maggio
A Cagliari il primo maggio non è semplicemente la festa dei lavoratori. Si festeggia Sant’Efisio e, da tutta la Sardegna, arrivano centinaia di gruppi in costume per partecipare alla processione. Il piccolo quartiere di Stampace viene invaso da migliaia di turisti che, grazie a Ryanair, arrivano da tutta Europa. L’evento ha una copertura mediatica molto importante, televisioni, radio e decine di fotografi professionisti impegnati.
Ogni singolo momento del rito viene immortalato ed è ormai difficile trovare uno spunto originale, la sagra è stata ben rappresentata dai più grandi fotografi sardi e non.
Ho deciso di concentrarmi su chi, in questo giorno di festa, ha lavorato come me (di notte sia il giorno prima che il successivo). L’aspetto più bello ed inaspettato è stata la grande disponibilità  che ho trovato: noi sardi siamo un popolo chiuso, riservato, ma in questa occasione non ho avuto difficoltà  a fotografare anche se ho preferito cercare scatti spontanei anziché pose.
Ma il divertimento più grande è stato quello di fotografare i… fotografi. Non siamo abituati a vedere puntato l’obbiettivo sulla nostra faccia…
L’ultima foto che vi ho caricato (45 Trio) ritrae lo stupore di tre donne che, lontane dalla manifestazione, sentono il suono delle sirene delle navi all’arrivo del santo nella piazza del Comune. Vi posso assicurare che quell’istante, anche per chi non sente la religiosità  della manifestazione, è da pelle d’oca…
Applicando le regole base della street photography, ho scattato per lo più in priorità  di diaframma con iso intorno a 800, 1000.
Vi ringrazio per il rinnovato entusiasmo che avete infuso nelle mie foto.
Un abbraccio

D5300 – ottica 18-140 f/3.5 – 5.6
Scattato in priorità  di diaframma e iso intorno a 800 – 1000.

Via Sant'Efisio, Cagliari, CA, Italia

5/5/2017

Dati exif non disponibili

Foto 2 di 6

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