via col vento

VIA COL VENTO
Ritratti di presenze-assenze nel veronese.

Mi è capitato, per un certo periodo di tempo, di fotografare amici e parenti che poi a breve sarebbero scomparsi. Rivedendo le loro foto ho realizzato di quanto è importante il senso della memoria collegato alla fotografia.
Ho cominicato così a vedere una serie di luoghi di cui non so nulla del futuro che potranno avere, né so nulla della loro storia, di chi ci ha vissuto, di chi ci ha lavorato, o semplicemnte delle persone che da lì son passate. C’è solo il presente di fronte a me e prima che svanisca decido di fermarlo.
Non ho voluto andare alla ricerca di luoghi abbandonati particolari ma dare dignità a quegli spazi che sono normalmente attorno a me, quei posti che pur passandoci davanti mille volte ormai non si notano più. Ormai questi luoghi sono dei non luoghi, se non li vedi, non esistono. Eppure sono lì.

Da quando Einstein ha fatto luce sulla relazione spazio-tempo, se lo spazio esiste-non esiste, allora anche il tempo esiste-non esiste. Ho cercato quindi un taglio e uno sviluppo che non fornissero elementi temporali. Sono state scattate negli anni ’70? Un anno fa? Ieri? L’importante è che vivano nel momento in cui c’è un osservatore che le vede, poi, “domani è un altro giorno” e chissà come saranno.

D700 + tamron 24-70