13 Giugno 2019 di Vanessa Avatar

Hyppolite Bayard, uno dei pionieri della fotografia, nel 1836 sperimentò il procedimento fotografico e riuscì, prima di Louis Jacques Mandé Daguerre, inventore ufficiale, a ottenere positivi diretti su carta. Francois Arago, astronomo e politico, lo convinse a non rendere pubblica questa sua scoperta in cambio di 600 franchi offerti dal Ministero dell’Interno. Bayard capì subito che quello era il prezzo del silenzio: il governo era in trattative con Daguerre per l’acquisto del brevetto di quella che sarà poi la dagherrotipia. Così l’inventore, per vendicarsi del torto, espose i suoi positivi su carta il 21 giugno 1839, e mise in scena un lugubre scherzo: si ritrasse nudo fingendosi morto annegato con la didascalia: «La salma che vedete qui è quella del signor Bayard, inventore di un procedimento fotografico di cui vedrete presto i meravigliosi risultati. Per quanto mi è dato sapere, ha dedicato circa tre anni al perfezionamento della sua scoperta. Benché considerasse ancora imperfette le sue immagini, l’Accademia, il Re e tutti coloro che le hanno viste, le hanno ammirate, come voi che lo state facendo. Ciò che gli ha procurato molto onore, ma neanche una lira. Il governo che ha aiutato il signor Daguerre più del necessario, ha dichiarato di non poter far nulla per Bayard, così l’infelice si è buttato nel fiume per disperazione.

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