11 Settembre 2019 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

I Sony World Photography Awards tornano a Monza: dal 13 settembre al 3 novembre, la Villa Reale ospita la mostra con le immagini vincitrici e finaliste del prestigioso concorso giunto alla dodicesima edizione. Quasi 327mila le candidature presentate quest’anno da fotografi originari di 195 Paesi e territori, a conferma del successo dell’iniziativa. Il titolo di Fotografo dell’Anno è andato all’italiano Federico Borella con la serie Five Degrees, che indaga la piaga dei suicidi maschili nella comunità agricola di Tamil Nadu, nel Sud dell’India, colpita dalla più grave siccità degli ultimi quattordici anni. «La potenza delle immagini di questi reportage – commenta Denis Curti, curatore della mostra – è travolgente e stupisce per l’attenzione e la sensibilità con cui è raccontata una realtà molto complessa».

Sony World Photography Awards: gli italiani premiati

Altri quattro italiani hanno ricevuto importanti riconoscimenti. Tra loro, Alessandro Grassani è il vincitore della categoria Sport con la serie Boxing Against Violence: The Female Boxers of Goma, che racconta come la box rappresenti un mezzo per affrontare le difficoltà e un luogo sicuro per molte donne a Goma, provincia di Kivu Nord, nella Repubblica Democratica del Congo. Il duo formato da Jean-Marc Caimi e Valeria Piccinini ha trionfato nella categoria Scoperta con la serie Güle Güle, dedicata a Istanbul e agli aspetti più caratteristici della città. Massimo Giovannini si è aggiudicato il secondo posto nella categoria Ritratto con Henkō (parola giapponese che significa “cambiamento”, attraverso cui l’autore indaga il modo in cui la luce può alterare la prospettiva degli oggetti. Il National Award è andato a Nicola Vincenzo Rinaldi, appassionato di street photography, grazie all’immagine dal titolo The Hug.

Sony World Photography Awards: le storie

«Gli scatti proposti costituiscono testimonianze preziose del nostro tempo perché racchiudono storie che non conosciamo e che meritano di essere raccontate e condivise», ha dichiarato Takayuki Suzuki, Country Head di Sony in Italia. «Siamo particolarmente orgogliosi dei riconoscimenti conquistati ogni anno, e mai come in questa edizione, dai fotografi italiani grazie al valore culturale e all’eccellenza tecnica che distinguono le loro opere».
Info:
www.worldphoto.org
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