4 Ottobre 2019 di Redazione Redazione

La caccia all’aurora boreale attira ogni anno migliaia di persone da tutto il mondo speranzose di ammirare e fotografare i suoi colori. Ecco alcuni suggerimenti per organizzare il tuo “safari fotografico”

L’aurora boreale è un fenomeno ottico dell’atmosfera terrestre che da sempre affascina chiunque e porta ogni anno migliaia di turisti a invadere il Grande Nord per godersi uno spettacolo unico nel suo genere. Un fenomeno così incredibile e imprevedibile attira soprattutto i fotografi, non solo professionisti, che vogliono mettersi alla prova con una fotografia naturalistica non comune e che richiede, a parte la pazienza dell’attesa, l’uso della giusta tecnica. Proprio per questo motivo i workshop fotografici verso queste mete sono molto richiesti tanto da diventare un vero e proprio business. Hai tempo fino a marzo per ammirare l’aurora, ecco quindi, alcuni suggerimenti logistici per prenotare il tuo safari fotografico nel grande nord!
Le località non sono poche: in tutto il nord della Scandinavia, in Svezia, in Finlandia e in Norvegia, soprattutto nelle regioni della Lapponia, ma talvolta anche in Scozia (nelle isole Shetland e nelle Orcadi). A Ronas Hill, il punto più alto delle Shetland, d’estate il sole non tramonta mai ed è possibile ammirare l’aurora boreale. Mete privilegiate ma più a lungo raggio e difficili da raggiungere sono Canada, Alaska e Groenlandia.

Quando vedere l’autora boreale

Il periodo migliore è tra febbraio e marzo e la fine dell’autunno, in coincidenza degli equinozi, i fenomeni di aurora boreale sono più frequenti.
Più facile ammirarli da febbraio a marzo, durante la lunga notte polare, quando l’iridescenza delle luci brilla nel buio più intenso. L’orario migliore va dalle nove di sera all’una di notte. Molti tour operator forniscono l’abbigliamento termico necessario per questo tipo di avvistamento ma, in generale, è consigliabile portare capi caldi e corpire in modo accurato le estremità del corpo, visto che sono le prime a entrare in contatto col freddo e sono le ultime cui il sangue arriva a scaldare. Guanti e calze, anche se li raddoppiate, sono essenziali, come sciarpa e copricollo in pile che può essere tirato su fino a coprire il naso. Indispensabile un cappello di lana o colbacco in modo da coprire le orecchie. E’ consigliabile indossare scarpe da trekking, con una buona presa e le pareti impermeabili per poter camminare sulla neve e sul ghiaccio.
 
Non rimane che fare la valigia!

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