18 Aprile 2019 di Vanessa Avatar

Trionfo a sorpresa al World Press Photo per Marco Gualazzini con il suo reportage dal Ciad realizzato per “Gli Occhi della Guerra“: lo scatto è stato realizzato dal fotografo durante la sua avventura in Terra Africana e rappresenta il più alto riconoscimento per il fotografo, in grado di portare gli occhi del mondo sugli scenari di guerra sparsi per il pianeta.
“Il World Press Photo per un fotografo rappresenta sia un traguardo ma anche un nuovo punto di partenza”  ha commentato il fotografo già all’indomani della sua nomina alla fase finale del premio. ” E’ stato un processo di selezione lungo. La giuria ha prima voluto verificare la veridicità di quanto documentato e una eventuale manipolazione degli scatti. I momenti successivi sono lunghi e estenuanti per noi fotografi, viviamo in una sorta di limbo”.

Trionfo di Marco Gualazzini al World Press Photo

Il reportage di Gualazzini vuole concentrare l’attenzione sulla situazione delle rive del Lago, una situazione ormai drammatica; inquinamento, risorse sempre minori per la popolazione, ritiro delle acque, morie di pesci in atto da decenni. Un disastro ambientale e conseguente povertà che crea le basi per per l’avanzamento di idee radicali, raccontate, appunto, da Daniele Bellocchio e Marco Gualazzini.
La foto simbolo immortala un bambino orfano nigeriano, ospitato in Ciad, mentre cammina davanti a una parete dipinta a graffiti.
Lo scatto rappresenta racchiude la drammaticità di tutte le storie che ruotano attorno al lago:l’innocenza di un bambino che vive la sua quotidianità nella guerra e la terribile sorte di chi dalla Nigeria deve fuggire dall’avanzata dei jihadisti di Boko Haram ma anche il dramma dei bambini orfani.
Drammi poco conosciuti ma che forse, grazie a questo premio potranno avere rilevanza a livello internazionale: grazie agli Occhi della Guerra il fotografo ha avuto la possibilità di far luce su una vicenda drammatica, spesso sottovalutata.
 
 
 
 
 
 

 

 

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