29 Giugno 2019 di Redazione Redazione

Susan Sontag, l’autrice che ha spiegato la fotografia al mondo.

È stata una delle più influenti intellettuali americane degli anni Settanta. Susan Sontag nacque a New York il 16 gennaio 1933: una vita difficile la sua che – dall’età di cinque anni – dovette fare i conti con l’assenza di un padre morto per tubercolosi e una madre alcolizzata. Dopo gli studi intraprese la carriera di saggista che la consacrò come la grande pensatrice che conosciamo. Autrice di diciassette libri, la ricordiamo qui per il suo interesse nei confronti della fotografia, materia centrale delle sue riflessioni: «La fotografia è diventata uno dei principali meccanismi per provare qualcosa, per dare una sembianza di partecipazione». (S.S. sulla fotografia, realtà e immagine nella società di oggi).
Allo studio della fotografia Susan dedicherà appunto On photography, un volume che cerca di spiegare il rapporto tra il mondo e la sua l’interpretazione all’interno dell’immagine fotografica. Con questo saggio, Sontag sarà insignita dell’importante premio National Book Critics’ Circle. Un’importante opera critica capace di mostrare come le fotografie restituiscano una rigorosità etica nel vedere e studiare i cambiamenti della società moderna che cerca di affrontare il nauseante desiderio di produrre continuamente immagini.

Susan Sontag è stata impegnata anche nei diritti umani e nel movimento femminista fino alla sua morte, sopraggiunta il 28 dicembre 2004.

 

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