9 Dicembre 2020 di Redazione Redazione

Dopo aver scoperto tutti i trucchi della nostra macchina fotografica Canon, è arrivato il momento di selezionare la modalità manuale per sfruttarne fino in fondo tutte le possibilità e portare la nostra fotografia a un livello più alto.

5# Passiamo a Manuale

È la soluzione migliore per affrontare le condizioni di luce più difficili.

1 – Le modalità semiautomatiche

Difficilmente i principianti vanno oltre la modalità AUTO: basta fare clic e la Canon fa tutto da sola. A volte si avventurano in quelle semiautomatiche, ossia priorità di diaframma (Av) o di tempo (Tv). In Av, è sufficiente selezionare il diaframma e la fotocamera sceglierà da sé il tempo di posa per una corretta esposizione. In Tv, invece, si sceglie il tempo e la macchina regolerà l’apertura del diaframma. In questo modo il controllo sulle operazioni di scatto è comunque limitato. Se vogliamo che sia completo dobbiamo fare il passo verso la modalità manuale.

2 – Perché la modalità manuale?

Solo in manuale abbiamo il controllo su tutti i parametri che determinano l’esposizione.
Il diaframma (l’apertura dell’obiettivo) regola la quantità di luce che raggiunge il sensore.
Il tempo di posa definisce la durata dell’esposizione del sensore a quella luce.
Il livello ISO detta la sensibilità del sensore, cioè la quantità di luce necessaria per produrre l’immagine.
Inoltre, in manuale la EOS non cambia le impostazioni, neanche quando noi cambiamo inquadratura o sfondo – fattori che spesso fanno sì che lo scatto successivo venga troppo chiaro o troppo scuro. È un approccio molto più sicuro, per esempio, quando fotografiamo soggetti in movimento contro sfondi che variano di tono.

3 – Quando usare “M”

Trovato il “coraggio” di lavorare in manuale, possiamo impostare sia tempo di posa sia apertura di diaframma per ottenere i risultati che vogliamo e smettere di farci imporre dalla fotocamera la sua visione di cosa dovrebbe essere chiaro e cosa scuro nell’immagine. È importante soprattutto quando ritraiamo soggetti scuri contro cieli luminosi o chiari contro cieli bui. La modalità manuale è utilissima anche per sfruttare al massimo le potenzialità delle luci artificiali ed è indispensabile per le lunghe esposizioni, in luce ridotta o di notte: può essere il solo modo di ottenere il risultato che abbiamo in mente.

4 – Bilanciamento del bianco in manuale

Il formato RAW ci regala la possibilità di correggere il bilanciamento del bianco in post-produzione. Diversi tipi di luce hanno diverse temperature del colore, misurate in gradi Kelvin. La luce del sole intorno a mezzogiorno è sui 5.500 K, mentre le normali lampadine domestiche misurano circa 3.000 K ed emettono una luce più calda (anche se la temperatura è più bassa). Il bilanciamento del bianco punta a neutralizzare le dominanti cromatiche introdotte dalle diverse fonti di luce per produrre una resa accurata del colore. In ogni situazione, possiamo impostare manualmente il predefinito più appropriato, a fini di precisione o per scopi creativi, oppure immettere il valore Kelvin che preferiamo a seconda delle esigenze.

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