Dopo aver scoperto tutti i trucchi della nostra macchina fotografica Canon, è arrivato il momento di selezionare la modalità manuale per sfruttarne fino in fondo tutte le possibilità e portare la nostra fotografia a un livello più alto.
5# Passiamo a Manuale
È la soluzione migliore per affrontare le condizioni di luce più difficili.
1 – Le modalità semiautomatiche
Difficilmente i principianti vanno oltre la modalità AUTO: basta fare clic e la Canon fa tutto da sola. A volte si avventurano in quelle semiautomatiche, ossia priorità di diaframma (Av) o di tempo (Tv). In Av, è sufficiente selezionare il diaframma e la fotocamera sceglierà da sé il tempo di posa per una corretta esposizione. In Tv, invece, si sceglie il tempo e la macchina regolerà l’apertura del diaframma. In questo modo il controllo sulle operazioni di scatto è comunque limitato. Se vogliamo che sia completo dobbiamo fare il passo verso la modalità manuale.
2 – Perché la modalità manuale?
Solo in manuale abbiamo il controllo su tutti i parametri che determinano l’esposizione.
• Il diaframma (l’apertura dell’obiettivo) regola la quantità di luce che raggiunge il sensore.
• Il tempo di posa definisce la durata dell’esposizione del sensore a quella luce.
• Il livello ISO detta la sensibilità del sensore, cioè la quantità di luce necessaria per produrre l’immagine.
Inoltre, in manuale la EOS non cambia le impostazioni, neanche quando noi cambiamo inquadratura o sfondo – fattori che spesso fanno sì che lo scatto successivo venga troppo chiaro o troppo scuro. È un approccio molto più sicuro, per esempio, quando fotografiamo soggetti in movimento contro sfondi che variano di tono.
3 – Quando usare “M”
Trovato il “coraggio” di lavorare in manuale, possiamo impostare sia tempo di posa sia apertura di diaframma per ottenere i risultati che vogliamo e smettere di farci imporre dalla fotocamera la sua visione di cosa dovrebbe essere chiaro e cosa scuro nell’immagine. È importante soprattutto quando ritraiamo soggetti scuri contro cieli luminosi o chiari contro cieli bui. La modalità manuale è utilissima anche per sfruttare al massimo le potenzialità delle luci artificiali ed è indispensabile per le lunghe esposizioni, in luce ridotta o di notte: può essere il solo modo di ottenere il risultato che abbiamo in mente.
4 – Bilanciamento del bianco in manuale
Il formato RAW ci regala la possibilità di correggere il bilanciamento del bianco in post-produzione. Diversi tipi di luce hanno diverse temperature del colore, misurate in gradi Kelvin. La luce del sole intorno a mezzogiorno è sui 5.500 K, mentre le normali lampadine domestiche misurano circa 3.000 K ed emettono una luce più calda (anche se la temperatura è più bassa). Il bilanciamento del bianco punta a neutralizzare le dominanti cromatiche introdotte dalle diverse fonti di luce per produrre una resa accurata del colore. In ogni situazione, possiamo impostare manualmente il predefinito più appropriato, a fini di precisione o per scopi creativi, oppure immettere il valore Kelvin che preferiamo a seconda delle esigenze.
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