24 Ottobre 2019 di Vanessa Avatar

La prima immagine della Terra, proveniente dallo spazio, fu realizzata quindici mesi dopo la conclusione della Seconda guerra mondiale dal vettore V-2 n.13 a un’altezza di 65 miglia durante uno dei primi voli suborbitali della storia. Tra i resti del razzo recuperato nel deserto del New Mexico (Stati Uniti) vi era anche la macchina da ripresa cinematografica 35mm che avrebbe scattato un’immagine ogni secondo e mezzo a partire da una certa altezza. Sulla pellicola, protetta in una scatola di acciaio, gli scienziati e i tecnici poterono cogliere l’immagine in bianco e nero e un po’ sgranata del nostro mondo – rimane curioso il dispiegarsi di un orizzonte diritto in accordo con gli antichi miti che parlavano di una terra piatta –. Questo primo sguardo sarà l’inizio di un viaggio emozionante e di esplorazione del pianeta colto da grandi altezze e proposto sempre più nel dettaglio. Lo scatto fotografico più celebre rimane quello denominato Blue Marble (Biglia Blu) realizzato dagli americani dell’Apollo 17 da una distanza di circa 45.000 chilometri. Ancora oggi riesce a emozionare chi l’osserva anche se troppo spesso dimentichiamo che dovremmo avere maggiore cura di tanta bellezza.

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