22 Luglio 2020 di Nicole Moglia Avatar

Sabato 25 luglio, Spazio Piktart (Senigallia) inaugura “Strand – Cancian. Gli occhi sul Paese”, la mostra, a cura di Simona Guerra, che mette in relazione le opere di due autori americani operanti in Italia negli stessi anni: Hazel Kingsbury Strand, che nel 1953 si trova a Luzzara insieme al marito Paul Strand, e Frank Cancian, che nel 1957 è più a sud, a Lacedonia, in Campania, a documentare la vita di questo altro paese della provincia italiana. Una mostra unica che ci racconta come eravamo noi italiani, attraverso gli occhi degli stranieri, in un’epoca di grandi cambiamenti culturali, economici e sociali quale fu il secondo dopoguerra per l’Italia.

Prospettive americane

Dall’inizio degli anni ’50 l’Italia si è fatta meta di numerose visite da parte di autori americani che trovavano nella nostra penisola un fascino altrove impossibile da fotografare. I più disparati motivi di questo interesse hanno in comune il fatto di essere divenute testimonianze preziose per la nostra storia nazionale, lavori di documentazione magnifici sul passato del Bel Paese e degli italiani.
Nel 1953, Hazel Kingsbury Strand e suo marito Paul Strand sono in Italia a fotografare un piccolo paese: Luzzara, in Emilia. Anche Frank Cancian pochi anni dopo, nel 1957, è in Italia, ma più a sud, a Lacedonia, in Campania. I loro sono modi molto diversi di guardare la provincia, non solo per motivi geografici
o di stile, bensì di punti di vista, di formazione e di approccio alle cose. Quello di Cancian è uno sguardo antropologico interessato alle persone e al loro modo di vivere il quotidiano in tutti i suoi risvolti, sociali e culturali. Diversamente quello di Hazel Kingsbury Strand, oltre a possedere una grazia e una discrezione tutta femminile, è più assimilabile a quello di una fotoreporter – come lei era -, chiamata a documentare non solo un paese, ma un lavoro fotografico e di ricerca che sul paese di Luzzara si stava svolgendo. In quei mesi, infatti, suo marito Paul Strand e lo scrittore Cesare Zavattini, stavano costruendo un lavoro poi passato alla storia: Un paese, pubblicato per Einaudi nel 1955.

La famiglia Lusetti, Luzzara, 1953 © HAZEL KINGSBURY STRAND
Lacedonia, 1957 © FRANK CANCIAN

Questa mostra nasce con l’intento di far dialogare tali sguardi posati sul nostro bel Paese. Come fossero registi, Cancian e Kingsbury Strand hanno messo in luce con autorevolezza e bellezza quel cambiamento di cui noi italiani siamo stati attori.

Perché questo incontro?

Lo scorso agosto, sulle pagine del blog Fotocrazia, il giornalista Michele Smargiassi ha raccontato di Frank Cancian a proposito del Progetto 1801 Passaggi: concorso fotografico curato dall’Associazione LaPilart e dal MAVI che ogni anno premia (e mostra) i suoi partecipanti. Di Smargiassi è stata l’intuizione di mettere in relazione le “visioni americane” su Lacedonia con quelle realizzate a Luzzara aprendo a un confronto dai molti risvolti. Un confronto che la Fondazione Un Paese di Luzzara ha accolto con rapidità in quanto già da tempo impegnata su progetti di inclusione e scambio culturale di cui si sta facendo promotrice.

La mostra

In mostra 40 opere fotografiche originali di Hazel Kingsbury Strand e Frank Cancian provenienti rispettivamente dalla Fondazione Un Paese di Luzzara (The Paul Strand Archive of Aperture Foundation, New York) e dal MAVI – Museo Antropologico Visivo Irpino di Lacedonia (Archivio Frank Cancian, Irvine California).
Tutte le 20 opere di Frank Cancian inoltre sono quelle prescelte per l’edizione 2020 del concorso fotografico “1801 Passaggi” di cui potete avere ogni informazione sul sito ufficiale.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Centro Culturale Cesare Zavattini di Luzzara, il Comune di Luzzara, Sabar servizi srl; la Proloco di Lacedonia, il Comune di Lacedonia, l’Associazione LaPilart.

Informazioni

Dove: Spazio Piktart | Via Mamiani 14, Senigallia – AN
Orari: da Martedì a Venerdì ore 18,00 – 20,00 | Sabato e Domenica ore 18,00 – 22,00
Ingresso gratuito

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