A due anni e quattro mesi dal lancio della fortunatissima EOS R6 (fino a oggi il prodotto di punta della lineup del marchio), Canon presenta la versione Mark II della sua mirrorless full-frame per fotografi e video maker amatori evoluti e semiprofessionisti.
Sarà presto disponibile al prezzo suggerito al pubblico di 2.990 € per il solo corpo. Il costo sarà di 3.350 € con il 24-105mm F4-7.1 IS STM, a 4.299 € con 24-105 F4 L IS USM.
EOS R6 Mark II: un sensore tutto nuovo
Tra le principali novità della EOS R6 Mark II troviamo un nuovo sensore Dual Pixel CMOS AF II da 24,2 megapixel (non retroilluminato) e il processore d’immagine DIGIC X. Un’accoppiata che promette migliori prestazioni in termini di messa a fuoco, sensibilità alla luce e velocità di scatto.
Con l’otturatore elettronico ora si arriva a ben 40 scatti al secondo (con opzioni per 20 fps e 5 fps, e una riduzione consistente del fenomeno del rolling shutter con i soggetti che si muovono rapidamente). Con l’otturatore meccanico il limite resta di 12 fps.
Per la prima volta su una Canon EOS full-frame, è stata introdotta la modalità RAW Burst – a 30 fps per 191 fotogrammi consecutivi racchiusi in un singolo file CR3. Le singole immagini andranno poi “estratte” dalla rapida sequenza tramite il software Canon proprietario e salvate come JPEG, HEIF o RAW.
All’occorrenza è possibile anticipare di circa mezzo secondo l’acquisizione delle immagini della raffica quando si preme fino in fondo il pulsante di scatto per non perdere mai il momento giusto, che si tratti del gesto agonistico perfetto o dell’espressione migliore in un ritratto.
Sfoglia la gallery
Tracking impeccabile
EOS R6 Mark II è in grado di inseguire i soggetti mantenendoli perfettamente nitidi mentre si muovono all’interno della scena. Grazie all’intelligenza artificiale e il deep-learning ulteriormente migliorati, la macchina è in grado di riconoscere al volo persone, veicoli (ora sono inclusi anche aerei e treni) e animali. Inoltre, è stato aggiunto il riconoscimento di cavalli e zebre.
Il tipo di soggetto da rilevare può essere ora selezionato automaticamente sfruttando la nuova opzione Auto, senza bisogno di accedere al relativo menu (il sistema dei menu è ereditato da EOS R3, con Zone 1, 2 e 3 personalizzabili).
Con il rilevamento avanzato degli occhi delle persone attivo, è facile specificare se l’occhio destro o il sinistro debbano avere la priorità di messa a fuoco, ancor di più affidando la funzione a uno dei pulsanti fisici personalizzabili. Nel caso in cui gli occhi non possano essere individuati, la mirrorless metterà a fuoco il volto inquadrato. Se la persona si dovesse girare per un momento, continuerà a essere tracciata la sua testa. Se quest’ultima non fosse visibile, la fotocamera passerà al tracking del corpo.
Le altre funzioni
La EOS R6 Mark II, a differenza della R6 originale e come la EOS R5, dispone della funzione Dual Pixel RAW. Questa permette di spostare di qualche millimetro il punto di fuoco (parliamo di passare dalle ciglia alla pupilla in un ritratto, per esempio) dopo lo scatto, in post-produzione con Canon Digital Photo Professional. La stessa tecnologia consente di ridurre l’effetto ghosting (che mostra nell’immagine i riflessi interni all’obiettivo). Nonché di regolare la posizione delle zone fuori fuoco.
Restano immutate le straordinarie performance IS, grazie allo stabilizzatore d’immagine interno che offre un vantaggio fino a 8 stop su tutti gli assi di stabilizzazione. A questo si aggiungono la messa a fuoco con livelli di luce fino a -6,5 EV e la capacità di scattare fino a ISO 102.400 “nativi”. L’effetto “wobble” con i grandangoli estremi è stato praticamente cancellato.
Anche il mirino elettronico è lo stesso della Mark I: un display OLED da 3,69 milioni di punti, con campo visivo di 23 mm, ingrandimento 0,76x e refresh fino a 120 fps. Con la simulazione del mirino ottico, tramite tecnologia HDR, potremo contare di una maggiore leggibilità nelle aree più chiare e più scure nelle scene ad alto contrasto.
Video fino a 6K 60p
Nuovo è anche lo switch che permette il passaggio rapido da modalità foto a video. La Mark II è l’unica camera della sua categoria a sfruttare l’intera larghezza del sensore (la R6 originale aveva un crop 1,1x) per fornire riprese in-camera a 4K 60p UHD, senza il limite dei 30 minuti (i primi feedback confermano che non ci siano problemi di surriscaldamento anche sotto stress). Lo fa sovracampionando l’uscita 6K del CMOS per ottenere la migliore qualità d’immagine.
I videomaker possono approfittare inoltre della possibilità di registrare in modalità 6K RAW attraverso l’uscita HDMI della macchina e un recorder esterno Atomos Ninja V+, in formato ProRes RAW. Resta sempre attiva la messa a fuoco Dual Pixel CMOS AF II. Per slow motion di grande impatto si può arrivare a 180 fps in full HD.
La macchina propone sul display una comoda informativa per il rilevamento dei “falsi colori” sull’intera immagine – quelli che si presentano quando la luce, colpendo un soggetto, vengono registrati dal sensore, ma non su tutti i pixel, generando di conseguenza sfumature di colore differenti da quelli reali.
Non da ultimo, la EOS R6 Mark II supporta gli standard UVA e UVC per lo streaming. Basta un cavetto USB-C per andare subito in diretta online.