Sulla carta, la Nikon Z5II è il modello “entry-level” delle fotocamere a pieno formato della famiglia Z, ma sul campo si dimostra una mirrorless dalle mille risorse!
La mirrorless full-frame “per tutti” si rinnova. Sono passati quasi cinque anni dal lancio della Z 5 e ora, dopo tanta attesa, è arrivata la seconda generazione di una fotocamera che ci permette di accedere al mondo del pieno formato Nikon con un investimento più contenuto rispetto agli altri modelli in catalogo. Certo, 1.899 € non sono pochi per la versione “solo corpo” (nel 2020 con la stessa cifra portavamo a casa il kit Z 5 + 24-50 mm), ma i tempi – lo sappiamo – sono cambiati e va sottolineato che, in quanto a prestazioni, la nuova arrivata è tutt’altro che entry-level.
Nikon Z5II e Z 5, presentazioni e confronti
A una rapida occhiata Z5II e Z 5 sembrano identiche ed effettivamente il design è praticamente lo stesso. Prendendo in mano la prima, però, ci accorgiamo che l’impugnatura è circa 2 mm più profonda, per una presa più salda. Il peso è aumentato, ma in maniera impercettibile (sono solo 25 i grammi di differenza).

Sulla piastra superiore, tra la ghiera di controllo e quella dei modi, c’è un nuovo pulsante per l’accesso rapido ai Picture Control che consente di intervenire al volo sul “look” delle immagini mentre scattiamo o riprendiamo video (ad esempio, “Ritratto con toni ricchi” aggiunge profondità alle tonalità della pelle salvaguardando i dettagli nelle ombre e nelle alte luci). Oltre a poterli personalizzare, con l’accesso a Nikon Imaging Cloud è possibile scaricare profili e preset esclusivi creati da altri fotografi il cui impatto sarà immediatamente visibile nell’anteprima del mirino o del display LCD.

Sul retro, la disposizione dei pulsanti è pressoché la stessa, con un semplice scambio di posizione tra il pulsante di riproduzione (ora in basso a destra) e quello delle modalità Drive che passa invece in alto a sinistra.
Osservando il meccanismo del display posteriore osserviamo ulteriori differenze. Estraendo lo schermo dal suo alloggiamento scopriamo che non è più solo inclinabile verso l’alto o verso il basso, ma il pannello LCD da 3,2 pollici è del tutto snodato – caratteristica che facilita le inquadrature da ogni prospettiva e protegge lo schermo dai graffi quando girato verso il corpo macchina.

Compatta ma d’effetto
In pochi rimpiangeranno la vecchia soluzione, tra cui i fotografi che comunque preferiscono avere lo schermo sempre sull’asse ottico dell’obiettivo o approfittare di una fotocamera dal profilo il più compatto possibile anche a display inclinato nelle occasioni in cui è meglio dare meno nell’occhio (come nella street photography). Con l’LCD acceso, si percepisce subito il raddoppio della risoluzione del pannello, che passa da 1,04 milioni a 2,1 milioni di punti. Le informazioni sul display ruotano automaticamente assieme a quest’ultimo per una gestione più comoda dei parametri di scatto e dei menu.
Mettiamo l’occhio sul mirino elettronico e ci accorgeremo anche del grande balzo in avanti nella luminosità dell’EVF OLED, ora capace di raggiungere un picco massimo di ben 3.000 nit (la Z 5 arriva a 1.000): l’adattamento della vista a condizioni di forti luci esterne sarà più veloce. La frequenza di aggiornamento è di 60 fps.

Ritroviamo lo slot per due schede SD. La scelta di non optare per almeno una CFexpress ci sembra ben ponderata, visto la fascia di utenza per cui la Z5II è stata pensata: le card di ultima generazione sono sì più veloci e affidabili ma anche molto più costose. Il doppio alloggiamento offre la possibilità di salvare i file RAW su una scheda e i JPEG sull’altra. È molto comodo non solo per il backup delle foto, ma anche per condividere rapidamente le immagini e conservare a parte i file su cui vorremo lavorare, o anche solo per aumentare il numero di scatti archiviabili prima di dover cambiare scheda.
Sotto il cofano
È dentro il telaio, tuttavia, che i progressi tecnologici si fanno sentire di più, eccome. Per cominciare, la Z5II si basa sullo stesso processore d’immagine EXPEED 7 delle sorelle maggiori più recenti– “motore” che assicura una migliore resa degli scatti e dei video in ogni condizione (il rumore è abbattuto da nuovi algoritmi di noise reduction), e una maggiore velocità operativa rispetto all’EXPEED 6. La velocità di scatto a raffica in RAW con otturatore meccanico, ad esempio, arriva a 11 fps contro i 4,5 della Z 5.

La conta dei pixel è appena superiore a quella del sensore a bordo della Z 5 (24,5 contro 24,3 MP), ma la Z5II monta un CMOS del tipo BSI (BackSide Illumination), retroilluminato – tecnologia che facilita la cattura di più luce e, di conseguenza, offre una maggiore resistenza al rumore digitale, nonché una più ampia gamma dinamica (favorita anche dal numero oggi solo “standard” di pixel). La circuiteria dei sensori di questo tipo è sistemata dietro i fotodiodi e non davanti a essi come avviene invece nel design tradizionale del sensore della Z 5.
Ad aiutare il fotografo nelle situazioni estreme c’è anche il sistema di stabilizzazione interno su cinque assi, un IBIS capace di offrire ben 7,5 stop di vantaggio intorno al centro dell’inquadratura e 6 stop verso i bordi (in base ai nuovi e più rigidi standard CIPA 2024).
Autofocus al top
Nikon garantisce che il sistema autofocus della Z5II è del 68% più veloce rispetto a quello della Z 5, con una sensibilità fino a -10 EV (la Z 5 si ferma a -3 EV) che ne mantiene intatta l’efficacia anche quasi al buio. Grazie alla tecnologia proprietaria di deep learning, il sistema AF (che ci mette a disposizione 273 punti AF in modalità AF a punto singolo e 299 attivando Area AF auto) può riconoscere automaticamente nove tipi di soggetti (contro i due della Z 5): persone, cani, gatti, uccelli, aerei, automobili, motociclette, biciclette e treni.

L’efficacia nell’inseguimento di oggetti dallo spostamento imprevedibile (compresi quelli che non fanno parte del database) è garantita dal modo Tracking 3D di Nikon. In modalità AF-A, la fotocamera passa in maniera autonoma e repentina da AF-S a AF-C, anche in seguito ai movimenti più leggeri.
Come le sorelle maggiori e l’altrettanto nuova Z50II DX, la Z5II offre la funzione Pre-Scatto Capture, per cui, mentre il pulsante di scatto viene premuto a metà corsa, la macchina può memorizzare nel suo buffer le immagini al ritmo massimo di 30 fps (JPEG) per un secondo prima della pressione fino a fondo corsa del pulsante di scatto stesso: non perderemo mai più i momenti decisivi!
VIDEO N-RAW su SD
La Z5II riprende video in formato 4K, sfruttando tutto il sensore se ci fermiamo a 30p, o con un crop pari a 1,5x per raggiungere i 60p (la Z 5 si accontenta di 4K/30p con ritaglio 1,7x). Non manca l’opzione FullHD a 120 fps per suggestive scene al rallentatore. Quando nel menu di registrazione video viene selezionato il formato 1.920×1.080 a 30p, a 25p oppure a 24p, la funzione Zoom Hi-res digitale è in grado di trasformare le ottiche fisse Z in zoom 2x virtuali (senza perdita di risoluzione).
La Z5II è la prima mirrorless della famiglia Z a supportare la registrazione di sequenze N-RAW a 12 bit direttamente su SD (a patto che siano certificate per le alte velocità), senza bisogno dunque di costosi registratori esterni.

In fase di editing delle immagini, inoltre, potremo contare sulla curva N-Log per ottenere il massimo del dettaglio anche nelle ombre e nelle alte luci. L’acquisizione di RED da parte di Nikon ci offre la possibilità di approfittare gratuitamente di alcune LUT professionali prodotte dal prestigioso marchio.
Come sulla Z50II, in modalità selfie c’è il Modo recensione prodotto, che facilita il lavoro dei vlogger alle prese con le prove prodotto o quant’altro la loro specializzazione richieda. A lato del corpo macchina troviamo un connettore per un microfono esterno e un jack per cuffie da 3,5 mm per monitorare l’uscita del microfono. Attraverso la presa USB-C, infine, oltre a ricaricare la batteria, possiamo trasformare la fotocamera in una evolutissima webcam.
Ad alimentare il tutto c’è la batteria EN-EL15c che concede un’autonomia solo discreta: mentre la Z 5 arriva a 470 scatti, la Z5II si ferma a 330 scatti, quindi per le sedute più lunghe è meglio portare con sé almeno una batteria di scorta.
Prezzi
La nuova Z50II è disponibile in versione solo corpo a 1.899 € (con scheda SD Lexar da 128 GB) e anche in tre configurazioni “kit”:
- con Z 24-50mm f/4-6.3 VR a 2.199 €.
- con Z 24-70mm f/4 S: 2.499 €.
- con Z 24-200mm f/4-6.3 VR: 2.699 €.