4 Dicembre 2019 di Vanessa Avatar

Facebook si sa, non è nuovo a colpi di scena e arriva giusto oggi l’annuncio del lancio di un nuovo strumento per il trasferimento di foto, attraverso un sistema crittografato, che consente agli utenti di inviare le proprie foto direttamente al servizio di archiviazione Foto di Google. Questa nuova funzione di portabilità foto viene offerta, per il momento, ai soli utenti irlandesi. Irlanda dove ha sede il quartier generale internazionale dell’azienda. Facebook afferma che sta ancora testando e modificando la funzionalità in base ai feedback, ma prevede che la “disponibilità mondiale” sarà per la prima metà del 2020. Suggerisce inoltre che il porting su altri servizi di archiviazione di foto sarà supportato in futuro, oltre a Google Foto. Ancora però non sono stati rivelati quali sono i servizi che saranno aggiunti. Facebook, social media e social network a scopo commerciale lanciato il 4 febbraio 2004, ha comunicato che lo strumento di condivisione foto si basa sul codice sviluppato attraverso la sua partecipazione al Data Transfer Project , uno sforzo di collaborazione iniziato lo scorso anno che è attualmente supportato da cinque giganti della tecnologia (Apple, Facebook, Google, Microsoft e Twitter) che si sono impegnati a costruire “un comune framework con codice open source in grado di connettere due provider di servizi online, consentendo una portabilità dei dati diretta e avviata dall’utente tra le due piattaforme”.

Facebook e il nuovo strumento per trasferire le foto nel Cloud: problematiche

Facebook indica, in un documento sottoscritto a settembre, delle “regole chiare” per governare i tipi di dati che dovrebbero essere portatili e “chi è responsabile della protezione di tali dati quando si spostano verso diversi fornitori”. Dietro a tutte queste mosse c’è ovviamente l’incombente minaccia della regolamentazione antitrust, con i legislatori e le agenzie su entrambe le sponde dell’Atlantico che osservano da vicino la stretta delle piattaforme su mercati e dati. Facebook, attraverso questo strumento si pone l’obiettivo di “aiutare a mantenere la concorrenza tra i servizi online”. È certamente vero che la portabilità dei dati può essere utile per incoraggiare le persone a sentirsi liberi di effettuare trasferimenti da un servizio ad un altro. Tuttavia è anche una situazione ancora un po’ torbida – specialmente quando, in primo luogo la piattaforma in questione è un social network come Facebook e, in secondo luogo il valore derivato dai dati viene mantenuto dalla piattaforma indipendentemente dal fatto che le foto stesse viaggino altrove. E difatti Facebook elabora i dati caricati dagli utenti, come le foto, per ottenere informazioni personali e procedere poi alla profilazione degli utenti ai fini del targeting degli annunci. Di conseguenza anche se si invieranno le foto altrove ciò non riduce le informazioni che Facebook ha già memorizzato su un utente, dopo aver elaborato selfie, foto di gruppo, foto di bambini, scatti di animali domestici e così via.
 
 

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