7 Giugno 2023 di CasaStudio CasaStudio

Per La Notte degli Archivi del 9 giugno 2023 organizzata da Archivissima, CasaStudio apre le sue porte e presenta VITE DI SCARTO. UNA RIFLESSIONE LIQUIDA, un progetto di ricerca nato dal materiale fotografico di Archivio CasaStudio ispirato dal saggio “Vite di Scarto” del sociologo polacco Zygmunt Bauman. La serata evento avrà inizio alle ore 19.30 presso CasaStudio – Fotografia e Archivio a Sesto San Giovanni (MI).

L’incontro proposto da Laura Loi, fondatrice e curatrice di Archivio CasaStudio, vuole essere non solo l’anticamera di un carnet de voyage dentro le stanze di una grande casa fatta di volti, attimi di vita, luoghi dimenticati, ma anche e soprattutto un invito a guardare oltre, entrare dentro le immagini, osservare senza fretta, scegliere dei particolari, riscoprirne la poesia.

La Notte degli Archivi. VITE DI SCARTO. L’anticamera di un viaggio

6 giugno 2023
Sesto San Giovanni (Milano)

Alla sua seconda partecipazione al festival dedicato agli archivi italiani organizzato da Archivissima, CasaStudio propone per La Notte degli Archivi del 9 giugno 2023 il suo Carnet de Voyage: VITE DI SCARTO. UNA RIFLESSIONE LIQUIDA. Il progetto ispirato dal saggio ‘Vite di scarto’ del noto sociologo Zygmunt Bauman è nato dal materiale fotografico conservato in Archivio CasaStudio, una riflessione declinata alle sole immagini, al loro accumulo smodato e bulimico, al vorace utilizzo e consumo frenetico e cinico abbandono. La ricerca si è sviluppata sulla base del senso più ampio del progetto CasaStudio intrapreso da Laura Loi, fondatrice e curatrice di questo spazio intimo che accoglie e raccoglie vecchie foto di famiglia altrimenti destinate all’oblio.

L’illusione di liberare queste immagini dalla furia della “discarica”, tuttavia, sembra risultare in parte effimera. Nel reinterpretare, tagliare, ingrandire e separare, si costruisce, in realtà, un nuovo prodotto che avrà procurato certamente – in fase di lavorazione – un altro scarto e che diverrà, in seguito, uno scarto egli stesso. Sembra, dunque, non esserci scampo al “sovraccarico d’immagini” (citando Gilardi e Fontcuberta) di cui costantemente siamo e saremo – all’infinito – fruitori e produttori, e di cui, inevitabilmente, presto o tardi ci sbarazzeremo. Non c’è forse nemmeno soluzione a questo accumulo forsennato di produzioni e rifiuti, rifiuti e riciclo e rifiuti ancora. Verremo soffocati da questo eccesso? si chiede l’autrice. Esiste una via d’uscita a questo circolo vizioso se non quella di fermarsi, prendersi una pausa, non creare più nulla? Così, insieme alle domande, rimangono sempre gli altri, quelli sconosciuti. Ai quali non è possibile restare indifferenti, dai quali l’autrice si lascia guidare.
Rimane la poesia dei particolari, a discapito di un discorso liquido e sfuggente, lo stupore di potersi perdere, di ritrovare all’infinito, proprio negli altri, pezzetti di noi.

CasaStudio, il progetto e l’Archivio

CasaStudio – Fotografia e Archivio è una residenza privata che si trova nel cuore della vecchia Sesto San Giovanni a Milano, in uno stabile del 1930. Conosciuta dagli anni ’80 come Tappezzeria Bigatti, è diventata nel 2019 uno studio fotografico e un archivio dedicato alla fotografia familiare.
È un piccolo spazio versatile e accogliente, un luogo di incontro, racconto, ricerca, memoria.

Laura Loi è la fondatrice e curatrice del progetto. In CasaStudio svolge il suo lavoro di fotografa al quale coniuga la specializzazione in Archivistica Fotografica occupandosi, con particolare attenzione e su commissione dello studio, riordinamento e rigenerazione di archivi familiari privati.
Il fascino e l’amore per la fotografia familiare ha portato Laura a intraprendere, da qualche anno, un percorso di approfondimento su questo particolare genere fotografico.
È nato così, da una sua iniziale collezione privata, Archivio CasaStudio, un fondo che conta, a oggi, oltre 18.000 fototipi tra albumine, stampe cartonate, stampe in bianco e nero e colori, polaroid, negativi e diapositive kodachrome. Sono immagini abbandonate, ritrovate e recuperate che ritraggono volti, raccontano eventi, scene di vita quotidiana, viaggi, vacanze e sperimentazioni amatoriali; vanno dagli ultimi anni dell’800 fino agli anni 2000. Grazie alle continue acquisizioni (e alle gentili donazioni) l’Archivio è in costante crescita.
CasaStudio ha già all’attivo importanti partecipazioni e collaborazioni: nel 2021, su commissione di Fototeca Gilardi, ha curato e ospitato la mostra di fotografie inedite tratte dagli album di famiglia di Ando Gilardi, in occasione del Centenario dalla nascita; ha partecipato alla VII e all’VIII edizione di Archivi Aperti organizzata da Rete Fotografia e all’ultima edizione di Archivissima 2022 ne La Notte degli Archivi.
Venti stampe a colori dell’Archivio, degli anni 70/2000, sono state scelte dall’M9, Museo del 900 di Mestre-Venezia, per la mostra “GUSTO! Gli italiani a tavola. 1970-2050”conclusasi il 25 ottobre 2022.
CasaStudio è anche un piccolo atelier e uno spazio culturale in cui si svolgono iniziative sociali, artistiche e didattiche rivolte ai suoi ospiti.

Archivissima: il Festival e La Notte degli Archivi

Dall’8 all’11 giugno Archivissima esplora le suggestioni evocate dai carnet de voyage, attraverso un viaggio negli archivi di tutte le regioni italiane e una sezione SPECIAL tutta da scoprire.
Oltre 400 enti, 150 nuove adesioni, 25 reti territoriali o tematiche, 150 eventi in presenza sul territorio, 1 palinsesto interamente dal vivo a Torino e centinaia di contenuti digitali inediti ci raccontano che Archivissima è diventata una grande e attesa festa per tutti gli archivi, un cammino di valorizzazione e promozione degli Archivi, unico in Italia e in Europa.
Nato nel 2018 sulla scia del format di successo “La Notte degli archivi”, il Festival rinnova il suo impegno nella promozione presso il grande pubblico dei patrimoni e delle storie conservate negli archivi storici e nella valorizzazione dell’Heritage attraverso una commistione di linguaggi e media differenti.
Nel 2023 la manifestazione giunge alla sua sesta edizione: dopo l’esperienza sperimentale della Digital Edition 2020, le edizioni ibride del 2021 e del 2022, Archivissima è pronta a guidare il pubblico alla scoperta di nuove forme di valorizzazione dei contenuti d’archivio: mostra immersiva, retrospettive d’archivio, lunch talk, colazione d’archivio, workshop sul carnet de voyage sono solo alcune delle novità che ci aspettano. Per culminare nella festa del 9 giugno, quando la Notte degli Archivi si aprirà in tutte le regioni italiane per celebrare la Giornata Internazionale degli Archivi.

#Carnet de voyage

Il viaggio è esplorazione del diverso e dell’ignoto, apertura verso ciò che non si conosce, desiderio, cammino e suole impolverate. Il viaggio è soprattutto andare, ma questo movimento verso un altrove non esisterebbe senza il racconto di ciò che è stato.
Siamo ciò che memorizziamo nel corso della nostra vita: il nostro passato è influenzato dai ricordi e dalle esperienze che abbiamo compiuto. Ricordiamo le persone, i luoghi, il cibo, la natura più di ogni altra cosa. Da sempre narrazione, conoscenza, esperienza si traducono per chi viaggia in segni, tracce, appunti, memorie, che vivono nelle note a margine, nelle liste dei propositi, nei biglietti, nei disegni, nelle fotografie.
Segni vivi, in cui risuonano emozioni, senza cui tutto resterebbe segno muto.
Da questo desiderio di accompagnare il viaggio portando con sé la traccia del suo divenire nasce il carnet de voyage. Un oggetto fisico e simbolico, al contempo diario e racconto, disegno e immagine, ritaglio, schizzo con cui appuntare il senso di un viaggio, ricostruendo una trama del tempo trascorso nei luoghi visitati attraverso coordinate e mete da raggiungere, strade da percorrere e orizzonti, approdi e derive, miraggi e ritorni.
Chi pensa che sia un vezzo del nostro tempo si sbaglia.
Dal racconto di Petrarca poeta – che nel 1336 descrisse la sua ascensione al Monte Ventoux senza altro fine se non il piacere di un’impresa mai tentata da altri – ai viaggi iniziatici del Rinascimento europeo – che accompagnarono generazioni di artisti e scrittori nei Grand Tour alla scoperta di antichità e paesaggio – fino alle pennellate fissate sui quaderni degli impressionisti, alle parole dei romantici, ai resoconti degli illuministi, il carnet de voyage si diffonde tra pittori, scrittori, architetti, scienziati fino all’apice del suo successo – e del suo potere evocativo: le scoperte delle terre sconosciute che i naturalisti descrissero e trasposero minutamente in annotazioni e disegni.
L’alba del reportage era appena iniziata. È così che il carnet de voyage vive nel tempo, attraversando pagine di artisti noti e viaggiatori sconosciuti, travalicando generi, mestieri, sensibilità. Luoghi di carta, in cui ritrovare tracce di quello che è stato, cronache di un tempo fissato per sempre nella memoria.
Stupore poetico ed estetica dei frammenti, il carnet ci racconta l’evocazione che ogni viaggio suscita, nel suo senso più ampio, quello interiore, quello dell’ignoto, quello della ricerca: effimera o iniziatica, rituale o pratica, a rivelarlo sono in ultimo i protagonisti speciali di queste narrazioni. I documenti con cui lo raccontiamo.
Arte ibrida, il carnet de voyage testimonia la storia delle epoche, lasciando traccia dei singoli e dei mondi attraversati; come una “letteratura disegnata”, unisce la profondità della parola all’immediatezza espressiva del segno grafico, arrivando, nei suoi esiti più riusciti, a tratteggiare i luoghi attraverso le sensazioni con cui sono stati visti o letti, modo nuovo e plurale di apprendere la realtà.
In questo senso, il carnet de voyage è archivio della memoria e per la memoria.
O meglio, l’archivio del tempo e della polvere del mondo.

Info

Per La Notte degli Archivi di Archivissima

VITE DI SCARTO. UNA RIFLESSIONE LIQUIDA

L’anticamera di un viaggio

Progetto e Mostra Fotografica a cura di Laura Loi
Fotografie © ArchivioCasaStudio

9 giugno 2023, ore 19.30
CasaStudio – Fotografia e Archivio
Via Felice Cavallotti 182,
20099 Sesto San Giovanni, Milano
Ingresso libero

casastudio.182@gmail.com
www.lauraloi.com/casastudio
www.archivissima.it

Lascia un commento

qui