Dal 19 maggio, Galleria Matria a Milano presenta la mostra di Jordi Larroch “Lo Sguardo Obiettivo”.

2 Maggio 2023 di Galleria Matria Avatar

Dal 19 maggio al 1 luglio 2023 Galleria Matria a Milano presenta “Lo Sguardo Obiettivo”, mostra personale di Jordi Larroch (Barcelona, 1978; vive e lavora a Vitoria-Gasteiz), uno degli artisti spagnoli più interessanti degli ultimi anni.

Inaugurazione 18 maggio ore 18:30

Mostra Jordi Larroch – “Lo Sguardo Obiettivo”

La mostra di Jordi Larroch “Lo Sguardo Obiettivo”, si compone di 20 opere fotografiche in bianco e nero.

Questo fotografo spagnolo è noto per i suoi scatti paradossali dove forma e contenuto si fondono in forme stilistiche apparentemente contrastanti. Grazie alla sua ingegnosità e delicatezza, le sue immagini non finiscono mai di stupirci. Fiammiferi, pietre, foglie o qualunque oggetto quotidiano sono per lui l’occasione di far dialogare il reale e l’immaginario. Manipola, inventa e fotografa oggetti, le sue immagini sono manifestazioni di un’estetica fotografica al servizio della poesia visiva.

La mostra presenta importanti esempi delle sue costruzioni di giochi visivi, nuove realtà create attraverso l’associazione e la combinazione di oggetti, idee, funzioni e materiali. Un percorso attraverso queste immagini permette di considerarle in funzione di tre possibilità di fotografare l’oggetto: senza alterare, come è stato trovato; manipolati o costruiti dal fotografo stesso. La considerazione della scala degli oggetti e l’esplorazione delle loro possibilità poetiche, tra il ritrovamento logico e quello casuale, sono le fondamenta del gesto scultoreo-fotografico.

Jordi Larroch si compiace di sovvertire la realtà, perché nonostante la sua apparenza solida e inalterabile, una lieve variazione può renderci consapevoli della fragilità di ciò che ci circonda. Negli anni, queste variazioni introdotte negli oggetti – campo fertile e inesauribile per l’artista – ci hanno fatto vedere altre realtà, hanno ampliato la nostra conoscenza e ci hanno persino fatto sorridere nell’individuare o intuire i loro meccanismi.

Le sue immagini, quindi, ci appaiono estranee all’inizio, ma familiari e facilmente identificabili non appena vi soffermiamo lo sguardo e ne riconosciamo il gioco, i suoi ammiccamenti, le sue combinazioni, le sue alterazioni. Con Jordi Larroch diventiamo spettatori attivi del suo lavoro, complici quando nella nostra mente opera lo stesso meccanismo che lo ha portato a ribaltare il significato abituale e utilitaristico dell’oggetto.

Così, le fotografie di Larroch si aggiungono alle immagini di oggetti decostruiti e ricomposti di Joan Brossa. Le sue fotografie rivelano un interesse per il comportamento di elementi eterogenei trovati in una sfera vicina a quella di Jordi Larroch attraverso la tensione tra oggetti e idee che coltiva anche lui, con un simile spirito poetico. La combinazione poetica tra materia e forma carica di simbolismo, una sapiente risoluzione fotografica in bianco e nero, o una padronanza della scenografia oggettuale, sono alcuni degli ingredienti che caratterizzano lo stile inconfondibile del fotografo spagnolo Jordi Larroch. Attraverso uno sguardo trasversale, l’artista ci immerge in un universo creativo evocativo, fatto di autentiche metafore visive, in cui la realtà si mescola all’immaginario. La sua fotografia non è improvvisata, lavora come uno scenografo, manipolando il segno e la sua presenza. Affronta sottilmente l’ambiguità che circonda il mondo, usando abilmente l’ironia degli oggetti.

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