Canon e "Angeli del mare": racconto del difficile viaggio di speranza dei migranti

Canon sostiene il docufilm “Angeli del mare” per raccontare il difficile viaggio di speranza dei migranti

Angeli del mare’” il docufilm in onda dal 18 giugno su Tv2000 e firmato dal regista Simone Gandolfo, racconta in 10 puntate il lavoro e le operazioni di soccorso della Guardia Costiera italiana ai barconi di migranti provenienti dall’Africa. Un tema tragicamente attuale, che porta in primo piano le storie difficili di migliaia di persone, con i loro drammi e le loro speranze. La serie ‘Angeli del mare’ è stata realizzata con il supporto di Canon Italia, che ha messo a disposizione la propria tecnologia di ripresa video dotando la troupe di videocamere e obiettivi professionali. Grazie a queste soluzioni è stato possibile realizzare riprese in situazioni molto spesso al limite sia dal punto di vista tecnico che emotivo.
Gli ‘Angeli del Mare’ sono donne e uomini della Guardia Costiera addestrati a intervenire per salvare la vita dei naufraghi – di cui molti bambini anche non accompagnati e donne incinte – che sono spinti in mare dall’emergenza migratoria che dal Nord-Africa si sposta verso l’Europa.  La seconda puntata ha documentato le operazioni di soccorso e sbarco in Sicilia di circa 600 migranti con donne e bambini della nave Aquarius della ONG SOS Mediterranée risalenti all’estate 2017. 

Simone Gandolfo, il regista, ha dichiarato: “Angeli del mare è stata una delle esperienze più dense e toccanti della mia vita, avevamo davanti agli occhi la vita e la morte, costantemente. Era una situazione in cui bisognava sempre essere nel posto giusto al momento giusto e non potevamo assolutamente permetterci di essere di intralcio o troppi visibili altrimenti la fragilità di una realtà così drammatica sarebbe stata persa per sempre”.

Canon sostiene il docufilm “Angeli del mare”

La troupe – coordinata dal direttore della fotografia Manuel Stefanolo – era divisa in due unità.  La prima operava in mare ed era dotata di una videocamera Canon EOS C200 corredata da due obiettivi zoom Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM ed EF 70-200mm f/2.8L IS II USM, oltre a due videocamere Canon XF200.
Da un lato Canon XF200 ha reso possibile rispondere con rapidità anche alle riprese più complesse nelle fasi di salvataggio: “Lo zoom motorizzato, la stabilizzazione ottica e la messa a fuoco immediata sono stati gli aspetti determinanti per la riuscita di in un lavoro basato interamente sulle riprese di avvenimenti reali” ha affermato Manuel Stefanolo. Dall’altro Canon EOS C200 ha offerto un’estrema versatilità di uso: “E’ stata utilizzata sia per la realizzazione di interviste e immagini dal look più curato – sfruttando il 4k e la grande latitudine di posa restituita dal C-Log 3 – che per sottolineare la difficoltà delle circostanze e l’emergenza umanitaria in corso – sfruttando la possibilità di girare a 100/fps”, ha proseguito il direttore della fotografia. “Durante la color correction ho avuto la conferma della bellezza e malleabilità delle immagini girate con la C200, ma al contempo sono rimasto molto colpito dalla possibilità di recuperare facilmente molte informazioni, nelle alte luci, anche dai file video creati con la gamma XF” conclude. Infine la seconda unità, che operava a terra, era dotata di una Canon EOS C100 e di una terza Canon XF200. 

Ancora una volta siamo fieri di mettere a disposizione le nostre tecnologie e la qualità delle Videocamere Canon per supportare i professionisti del mondo dell’imaging. Da sempre il nostro obiettivo è quello di offrire loro gli strumenti necessari per raggiungere il miglior risultato in ogni fase della produzione video, anche nelle circostanze più complesse” ha affermato Massimiliano Ceravolo Director Professional Imaging Group and Consumer Marketing. “Supportare questo straordinario, quanto delicato, progetto ci ha dato la possibilità di mettere il nostro Imaging Ecosystem al servizio di una difficile storia che deve essere messa in luce”. I docufilm ‘Angeli del mare’ sono stati realizzati con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, la ONG Open Arms, Medici senza frontiere e con il patrocinio della Fondazione Migrantes, il Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – sezione Migranti e Rifugiati, l’UNHCR e Save the Children.

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