Raffaele

Raffaele l’ho conosciuto a Pollica durante una delle mie incursioni nel Cilento insieme a mia moglie e alcuni cari amici. Pollica è un piccolo borgo che si erge su Acciaroli, da lì si gode di una meravigliosa vista panoramica sulla costa. Stavo scattando qualche foto di paesaggio quando scende da una “lapa” un tizio che assomigliava a babbo Natale. Mi vede fare foto e mi dice qualcosa che mi riporta indietro a dieci anni fa, quando ero a Messina:”Eh, bello, fai foto eh? E tanto, solo questo ci resta, stu bellu panorama!”. Appassionato dell’unità di Italia, di Garibaldi e dei bersaglieri, ha iniziato a parlarci come un fiume in piena, ma con una tristezza di fondo che solo noi, che abbiamo lasciato questi splendidi posti, conosciamo bene. Soprattutto, ha parlato della sua delusione di come sono andate le cose in questa nostra martoriata Italia del sud.
Raffaele aveva ragione: ormai, solo il panorama ci resta, per goderselo da vacanzieri provando a dimenticare le brutture della vita, la vecchiaia che avanza, le delusioni di ciò che poteva essere e non sarà più. Resta però un vigore: le ultime forze di chi ancora vuole sperare in una nuova generazione che prenda in pugno la situazione e dia un nuovo slancio.