Una Gabbia… Dove la Vita inizia in salita

“Una gabbia….dove la vita inizia in salita”

Sarà forse del tutto casuale e fortuito, anche se l’attimo, il momento della ripresa indica il contrario e chi ha realizzato l’immagine sembra averne intuito il significato estetico ma anche l’aspetto fortemente simbolico, di quello che queste sbarre davanti all’uomo sembrano voler indicare e rappresentare in maniera chiara ed incisiva di quanto contiene e desidera esprimere e dolorosamente raccontare il dettato visivo, seppure con segni di aperta speranza che tuttavia non sembrano essere riferiti all’anziana figura. Come se quelle verticali barre di ferro, forse un cancello o l’inferriata di qualche chiuso spazio di assistenza, fosse rappresentazione metaforica dell’uomo stesso, del suo chiuso e obbligato vivere in una angusta e circoscritta gabbia di costrizione esistenziale dovuta all’impossibilità o all’incapacità di aver saputo realizzare una serena vita sociale e di lavoro. E quel lento incedere col bastone, certo dovuto all’età e a qualche acciacco di troppo visto il suo difficile vivere, è espressione del suo stesso abituale piegarsi a chiedere grazie così come quel cappello, che poche volte forse ha conosciuto la sua testa, che tiene nelle tremanti, incerte mani è espressione del suo braccio disteso che chiede un piccolo , misero aiuto. Serena rassegnazione e paziente accettazione sembra indicare il suo volto come il suo passo che contrasta significativamente con la magica figura del ragazzino, preso dal suo veloce indifferente e forse distratto incedere , che nel dare immagine con la sua giovane età a tempi generazionali diversi da quelle dell’anziano uomo da solare luce e voce anche come sola pura presenza alla speranza, sempre presente nei giovani, di un’esistenza futura per tutti migliore e socialmente più giusta. Una splendida immagine che diventa documento di una realtà che faremo volentieri a meno di conoscere o meglio che non esistesse per come la vediamo ed è raccontata
Lorenzo Crinelli