Avatar Cristiano G. Musa

Fotografo di cerimonie, di eventi e di vita!

PAESESardegna

ATTREZZATURACanon EOS 1Ds MkII Canon EOS 6D Canon 28mm F/2.8 Canon 28-70mm F/2.8 L Canon 70-200mm F/2.8 L IS Sigma 10-20mm F/3.5 HSM EX Flash Speedlite 380EX II

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Eroine tragiche greche

Questo progetto (di cui qui compaiono poche foto) è il mio tentativo di conciliare la filologia classica con la fotografia. Con questo lavoro cerco di rappresentare le eroine tragiche greche colte in quello che io percepisco come il loro momento di maggior tragicità, in cui intraprendono la discesa verso l’oscurità, che per alcune può essere una morte disperata, per altre la follia in qualunque modo si possa manifestare. La mia tenta di essere una rappresentazione psicologica di questi momenti, piuttosto che una rappresentazione filologicamente corretta dal punto di vista iconografico. Da qui derivano le scelte fotografiche: il bianco e nero e le basse luci su uno sfondo nero quadrato, rendono, secondo me, immortale il momento poiché lo astraggono da ogni riferimento spazio-temporale; costringono ad interpretare l’immagine e a cogliere il pathos del personaggio, che è il solo elemento ancora in parte illuminato con una debole luce prima che l’oscurità lo divori del tutto. E così anche l’assenza di elementi coreografici, l’uso di un indistinto vestito neutro per il personaggio, l’assenza di maschere o del trucco, rispondono tutti alla stessa esigenza: è il mito ed un personaggio mitico ad essere rappresentato, e chi li conosce e riconosce può aggiungere tutti gli elementi mancanti con la propria immaginazione se vuole, ma più in generale per tutti questi sono una trasfigurazione immortale degli aspetti tragici, almeno in questo contesto, del vivere umano.
Personaggi:
-Antigone: deposta a terra dopo esser stata trovata appesa nella grotta prigione
-Clitemnestra: mentre sta per essere uccisa dai figli, per impietosirli mostra il seno con cui li allattò
-Medea: ormai folle nell’animo e nell’aspetto s’aggira per la casa con la lama in mano in cerca dei figli
-Giocasta: compreso l’orrore dell’incesto prima di Edipo stesso, rifugge dalla luminosa realtà per poi togliersi la vita.
Foto scattate in sala posa con fondale e pavimento nero, due flash da studio con softbox. Attrezzatura: Canon EOS 550D e 1Ds MkII; Sigma 24-70mm F/2.8 DG HSM EX, Canon 70-200mm F/2.8 L IS

Cagliari, CA, Italia

3/10/2015

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