Francesca Macis - Fairytales
Fairytales
I parchi giochi sono dei luoghi singolari; se durante la giornata sono spazi di incontro, di gioco e spensieratezza, la notte cambiano faccia, trasformandosi in ambienti sinistri, solitari e desolati.
In “Fairytales” queste realtà convivono dando vita a un luogo fatato, abitato da creature che si muovono tra verità e finzione, tra presenza e assenza.
Il tempo viene sospeso e cancellato da un eterno presente in cui la notte è luminosa come il giorno e i movimenti diventano frammentati e simultanei.
L’inquietudine notturna viene smorzata da colori vividi e accesi, artificiali. Le luci diventano stelle: apparizioni di realtà che si veste di magia. La desolazione della sera rimane, sottolineata dalla presenza di queste creature che giocano solitarie sugli scivoli, immerse in una realtà ermetica di cui sono gli unici abitanti.
L’immagine diventa il modo per trasformare la realtà in fiaba e per rendere una fiaba un po’ più reale.
Le foto sono scattate tutte di notte con un Sony A7R2, giocando con una sovraesposizione talmente accentuata, sia al momento dello scatto che in post, da destabilizzare, facendo così perdere il senso della realtà che si muove così in bilico tra giorno e notte.