9 Luglio 2019 di Vanessa Avatar

Un concorso per valorizzare le esperienze virtuose di economia circolare con il racconto, la fotografia, il disegno, il fumetto. Per il secondo anno consecutivo il CDCA e il Consorzio ECODOM promuovono il concorso “Storie di Economia Circolare, che prevede il racconto di queste realtà attraverso i linguaggi di video, foto, radio, scrittura e, appunto, anche il fumetto. Fotografi, giornalisti, videomaker, reporter radiofonici e disegnatori potranno consegnare le opere entro il 31 luglio 2019.
I vincitori riceveranno premi in denaro: 4mila e 500 euro per la categoria video, 4mila euro per la categoria foto, 2mila e 500 euro per la categoria radio, 2mila e 500 euro per la categoria fumetto e 2mila euro per la categoria scrittura. Il video vincitore sarà proiettato durante la 31esima edizione del Trieste Film Festival,  che si svolgerà dal 17 al 22 gennaio 2020 .Lo scorso anno le storie vincitrici sono state scelte da una giuria tecnica di qualità, dopo una fase di votazione on line conclusasi il 20 settembre 2018. Tra le 118 storie che erano state candidate, con oltre 17mila accessi e oltre 14mila di voti, il web ha scelto infine 20 storie di Economia Circolare, le prime cinque più votate di ogni singola categoria, passate direttamente alla fase finale. Al termine del concorso sono emersi quattro vincitori, uno per tipologia di racconto: video, fotografia, radio e scrittura.
D’altronde il tema è sempre più importante e attuale. Nel nostro Paese, infatti, sono sempre più numerose le aziende del settore tessile che hanno scelto di adottare un modello economico sostenibile: delle 210 esperienze reali di Economia Circolare mappate da Ecodom e dal CDCA, Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, il 15,2 % recupera tessuti e capi usati, rigenera fibre tessili, organizza scambio di vestiti e trasforma materiali di scarto come cartone, bucce di arance e pneumatici in abiti e accessori.
Secondo quanto emerge dal primo Atlante Italiano dell’Economia Circolare, a seguire sul podio si posizionano il settore alimentare ( 11% ) con realtà che redistribuiscono il cibo in eccedenza nelle mense, costruiscono una rete di economia solidale che comprende comunità di supporto all’agricoltura, riusano i fondi di caffè per coltivare funghi. Seguono al terzo posto, con il 10,4 %, le attività di raccolta e gestione dei rifiuti: dalla diversificazione degli scarti domestici, alla produzione di sacchetti ecosostenibili prodotti con carta riciclata, dalla realizzazione di eco-isole automatizzate per la differenziata, al riciclaggio di plastica, rifiuti, legno, vetro.
Quasi un terzo ( 30,4% ) sono realtà no-profit, mentre l’1,4% è rappresentato da enti di ricerca. La maggior parte delle aziende presenti ( 37%) realizza prodotti circolari, ovvero progettati
 

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