Dalla serie di fotografie “Durare”, 22.10.2015
L’arresto del movimento è stato per lungo tempo usato consapevalmente in pittura, per esempio nello sguardo fisso, statico, dei ritratti e nelle icone greche, nelle nature morte. La fotografia istantanea incornicia e trattiene un momento, quasi in una presenza eterna che coinvolgono completamente colui che guarda, fermo dinanzi ad esso, avvolto in se stesso. Fermando il movimento, l’anima può diventare recettiva, come nei quadri dell’Annunciazione, turbata, sospesa. La continuità sembra più forte dell’eternità. L’immobilità si muove continuamente nella sua immobilità; ma tu sei quel momento mentre quel momento dura. E’ bello il ripetere, il tornare a vedere, il movimento come l’unico momento possibile.