Massimo Barbagli - Marrakech
Marrakech
Marrakech la “città rossa” una storia lunga quasi mille anni, tra cultura e tradizione.
Arrivato alle sue porte ho ammirato tutto il suo splendore, nello stupore fin dal primo viaggio, immerso negli odori speziati e nei rumori che ovattano la mia mente.
Quella piazza enorme Jemaa el-Fna al tramonto ancora soleggiata e caotica tra commercianti e acquirenti tra merci, animali e mezzi di trasporto, mi ha condotto a piedi verso le stradine della città, coperte da tettoie di canne in cui filtra molta luce e poco sole , un’atmosfera in cui perdi la cognizione del tempo. Questo è il cuore pulsante dell’antica capitale reale, dove il souk (il mercato) attiva ogni mio senso, trascinandomi
verso una immensa abbondanza di sapori, di odori, di così tanti oggetti da perdere l’orientamento tutti perfettamente in mostra nell’attesa di un cliente, di un turista.
E mi fermo a scattare quei dettagli nello scintillio di specchi, di decori, tra tajine di terracotta smaltata, enormi ceste di frutta secca, carne, pesce, lanterne, un intreccio di sensazioni, profumi e odori un’atmosfera intrisa di mistero e un mix perfetto tra tradizione e modernità
Un luogo dove i ricordi tutt’oggi vivono dentro di me