11 Novembre 2020 di Nicole Moglia Avatar

A seguito del Dpcm del 4 novembre, anche le mostre “True Fictions, Fotografia visionaria dagli anni ‘70 ad oggi” e “Atlanti, ritratti e altre storie” promosse dalla Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con il comune di Reggio Emilia, resteranno chiuse fino al 3 dicembre. Inoltre, è rimandata a data da destinarsi “Caleidoscopica. Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli”, il progetto espositivo dedicato all’illustratrice Olimpia Zagnoli, a cui lo staff della Fondazione stava lavorando per l’apertura prevista per il 28 novembre presso i Chiostri di San Pietro.

Nel frattempo, però, sono in fase di progettazione tante iniziative che il pubblico potrà fruire a distanza per riempire il vuoto creato da questa chiusura. Arriveranno a breve talk, visite virtuali, interviste e incontri on line con il curatore Walter Guadagnini, il direttore Davide Zanichelli e con molti dei giovani fotografi e dei maestri presenti nelle due collettive fotografiche, visibili in modalità on line sul sito e attraverso i canali social della Fondazione Palazzo Magnani.

La grandiosa novità

Ma non è tutto! Infatti, a partire da oggi, mercoledì 11 novembre, ci sarà un modo alternativo, divertente e decisamente originale per fruire delle opere di “True Fictions”! Fino al 23 dicembre, tutti i mercoledì dalle 17 alle 19 sarà attivo “Opere al telefono”, un progetto che, sulla scia delle fiabe che il celebre Gianni Rodari raccontava al telefono alla figlia lontana, darà la possibilità ai visitatori di entrare nell’opera chiacchierando liberamente con uno degli esperti della Fondazione, a cui potrà porre domande sulle tecniche utilizzate, sulla vita degli artisti, sui progetti da loro realizzati, parlando degli aneddoti legati alle immagini, delle idee che sottendono ogni progetto e su tutte le verità e le finzioni che queste particolari immagini nascondono.
Come fare? Basterà sfogliare il catalogo presente sul sito, scegliere l’immagine che più incuriosisce e chiamare il numero 0522/444446 nella certezza che dall’altra parte una voce amica potrà portarvi in una realtà altra, appunto, quella dell’opera scelta.

Una chiacchierata per restare in contatto, nell’attesa che l’emergenza si concluda, per restare attivi, per restare in quella comfort zone che in questo momento solo la fantasia ci può dare.

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