Civita di Bagnoregio

Ho passato tre giorni a Bagnoregio, sperando di poter immortalare l’alba su Civita di Bagnoregio e sulla valle dei calanchi. E’ stata dura, ma alla fine ce l’ho fatta!
La prima mattina, sveglia presto, alle 6:00. Mi affaccio dalla finestra e vedo una nebbia fitta, si taglia col coltello! Penso: “beh, magari il borgo di Civita si potrebbe vedere ergersi sulla nebbia”. Invece niente: un mare di nebbia, qualcosa di inquietante! Me ne torno a letto senza aver scattato una foto.
Per il mattino del giorno dopo mi dico: “ok, stavolta andiamoci verso le 10:00, in fondo devi pur dormire!” Arrivo sul belvedere e quel che vedo non corrisponde affatto alle mie aspettative, pur dovendo ammettere che la vista era emozionante! Troppa gente, troppi turisti, un’aria che non ha niente a che vedere da quella limpida che si respira nel primo mattino. Insomma, me ne torno di nuovo a casa senza aver scattato una foto.
Terzo e ultimo giorno. Devo tornare a casa con qualcosa. Decido che l’orario migliore per alzarsi dal letto è alle 7:00. Mi affaccio dalla piccola finestra del Bed and Breakfast che ci ha ospitato e vedo un cielo che mi sta dicendo: “O la fai oggi sta foto o te ne pentirai per sempre!”
Corro verso la mia macchina e ho un contrattempo: è tutta congelata! Passo un quarto d’ora abbondante per sbrinare i vetri e io che prego sperando che quella bella luce mattutina non vada via. Con i vetri mezzi sbrinati scappo verso il belvedere…ed è finalmente luce, immortalata qui, a -3°C, con le mani che non le sentivo più.
Solo dopo aver scattato questa foto, sono rimasto a guardare per un pò questo bellissimo panorama e a respirare a pieni polmoni l’aria fresca, ringraziando la fortuna per aver premiato la mia perseveranza.