Marianna Mosconi - Tabacco Italiano
Tabacco Italiano
La Toscana e in particolare le zone della Val di Chiana e della Valtiberina sono leader nella produzione di tabacco.Â
Dalla fine del XIX secolo per tutto il Novecento, il tabacco costituì per molti abitanti della Valtiberina un’importante occasione di lavoro. Ancora oggi, la raccolta del tabacco inizia verso la fine di luglio e termina di solito entro la fine di settembre.
Questa è la varietà di tabacco che dà vita al sigaro Toscano,la varietà chiamata Kentucky.
La sua coltivazione è a tutti gli effetti una coltura di nicchia, circa l’1% della produzione mondiale di tabacco: in Italia rappresenta un’eccellenza del settore agricolo.
Il mio reportage è avvenuto in questa valle, nella zona di Arezzo dove ho trovato una forte concentrazione di agricoltori che svolgono questa attività da decenni e che nel tempo ha significato per queste zone un impatto economico ed occupazionale di estrema importanza.
Le varie fasi della lavorazione del tabacco richiedono cure scrupolose, abilità ed esperienza non indifferente e per questo in molti casi sono lavori che si tramandano da generazioni.
La fase della raccolta del tabacco avviene solitamente nei mesi di agosto e settembre
Le foglie vengono raccolte manualmente, per evitare di danneggiare l’integrità della foglia, selezionando quelle mature da quelle che ancora dovevano crescere.
Successivamente avviene la fase chiamata “la Cura” del tabacco ovvero il processo di essiccazione delle foglie che si svolge in vari passaggi.
Il processo di cura a fuoco è l’aspetto che più differenzia il Kentucky dalle altre varietà di tabacco. Le trasformazioni che si verificano in tale fase sono tante e tali da caratterizzare fortemente – in positivo o in negativo – il prodotto curato.
Questa lavorazione avviene in autunno, nei mesi di settembre e ottobre; è un procedimento di affumicatura realizzato all’interno di un locale chiuso o forno, sottoposto a calore variabile bruciando legna di essenze dure, come quercia o rovere e pervaso di fumo.
Le foglie del tabacco Kentucky, una volta legate e predisposte in filze su pali di legno, vengono sistemate su apposite travi di sostegno all’interno dei forni. Attraverso un flusso diretto di calore e fumo, il Kentucky assume le sue tipiche caratteristiche di lucentezza e conservabilità .
Agendo su fattori come temperatura e umidità , il tabacco perde il suo colore verde originale per divenire marrone brillante. E’ una fase che dura circa dieci giorni e che vede quattro passaggi: ingiallimento, ammarronamento, essiccazione della lamina ed essiccazione della costola.
Una volta finita questa lavorazione, le foglie sono pronte per essere vendute.
Canon Eos 60 D, obbiettivo 18.135
sansepolcro
13/5/2019
Dati exif non disponibili
Foto 1 di 6