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Collection of My Beautiful Photography

PAESEItalia

ATTREZZATURANikon D800 14-24mm e 50mm

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Niccolò Fioriti - The shape of water. Pinhole project

The shape of water. Pinhole project

Ho iniziato questo progetto fotografico alcuni mesi fa, dopo aver scoperto e studiato, il fantastico mondo della fotografia fatta con il foro stenopeico. Una cosa che fino ad allora ignoravo totalmente, ma che comunque mi ha da subito affascinato. La fotografia fatta tramite l’ ausilio del foro stenopeico infatti, consiste semplicemente nell’utilizzare una scatola (nel mio caso una scatola di latta da caffè) sulla cui superficie deve essere applicato un foro di pochi millimetri di diametro, che serve per far entrare luce all’interno della scatola, e rullini da 35 mm oppure della vera e propria carta fotografica fotosensibile che sarà posta all’interno della scatola stessa (naturalmente dalla parte opposta al foro fatto in precedenza) in modo da assorbire la luce e “scattare” dunque la fotografia. Una vera e propria camera oscura! Il procedimento di costruzione risulta abbastanza semplice anche se inizialmente ho avuto qualche difficoltà nel fare il foro non avendo con me strumenti adatti ad effettuare un foro fatto impeccabilmente. Risolti comunque questi problemi iniziali ho da subito preso dimestichezza con il mezzo che per me era molto insolito, abituato comunque a scattare con una macchina fotografica reflex. La differenza sostanziale tra i due modi di fare fotografia, consiste che con una macchina fotografica puoi lavorare direttamente al momento della scatto su composizione, esposizione, tempi e quant’altro. Con il foro stenopeico tutto ciò avviene in modo completamente diverso. Avendo preso come scatola per effettuare i miei scatti un barattolo di latta cilindrico, la carta fotografica o il rullino che andavo ad inserire all’interno di esso, ricopriva l’intera superficie interna del barattolo che è di forma cilindrica e quindi curva. Le foto effettuate quindi avevano tutte l’aspetto di un grandangolo spinto, quasi un fisheye. Le composizioni delle foto erano perciò un enigma inizialmente, non avendo la possibilità di vedere al momento dello scatto ciò che effettivamente sarebbe poi apparso sulla carta fotosensibile nella vasca di sviluppo in camera oscura. I tempi poi hanno creato un enorme problema all’inizio! Non avendo un esposimetro e non potendo quindi calcolare la luce in entrata, diciamo che è stato obbligatorio effettuare diverse prove in condizioni di luce differente a diversi tempi (parliamo dai 20 secondi minimo di esposizione con sole pieno fino a 7/8 minuti con luce soffocata dalle nuvole…). Devo essere sincero, le prime prove, ma soprattutto il primo periodo è stato abbastanza sconfortante, con foto completamente sovraesposte o sottoesposte. Avendo quasi abbandonato le speranze ci fu una foto in particolare che mi dette la forza per continuare a provare e a riprovare. Da quel momento in poi non ho mai smesso di scattare foto con il mio barattolo di latta ed essendo tempi comunque molto lunghi di scatto e composizioni insolite, ho deciso di sviluppare il mio primo progetto nella mia città, sul fiume Arno che scorre nella meravigliosa città di Firenze! La forza d’animo e la determinazione a non arrendermi alle difficoltà, mi hanno portato anche ad effettuare una mostra fotografica con queste foto (di cui qui ne ho messe solo alcune) per far vedere a tutti come sia affascinante e meraviglioso il mondo visto con gli occhi di un foro stenopeico fatto con un semplice barattolo di latta!
Barattolo da caffè Illy
Carta fotografica politenata Ilford
Rullini fotografici Ilford HP5 400iso

Firenze, Italia

19/7/2018

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Foto 1 di 6

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