A Modena, le fotografie di Franco Fontana dialogano con le opere di artisti contemporanei italiani e stranieri.

7 Giugno 2024 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Prosegue fino al 30 giugno 2024, nell’ambito delle celebrazioni per i suoi 90 anni, la mostra Franco Fontana. Modena dentro, a cura di Fondazione Modena Arti Visive, un omaggio a una delle figure più rappresentative della fotografia del Novecento. Ospitata negli spazi rinnovati della Nuova ala di Palazzo dei Musei (Ex Ospedale Estense) a Modena, l’esposizione approfondisce il legame tra il grande maestro e le arti visive.

Artemide, 1970 © Franco Fontana
Artemide, 1970 © Franco Fontana

Franco Fontana: la mostra a Modena

Il percorso espositivo, a cura di Lorenzo Respi, direttore Mostre e Collezioni di FMAV, riunisce dunque una selezione di circa 15 opere di Franco Fontana messe in dialogo con opere di artisti contemporanei italiani e stranieri, provenienti da collezioni pubbliche e private nazionali.

Franco Fontana, Modena dentro, FMAV
Franco Fontana, Modena dentro, FMAV © Rolando Paolo Guerzoni

Si potranno così ammirare i lavori di artisti quali Mimmo Rotella, Christo, Giuseppe Uncini, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Mauro Reggiani, Piero Gilardi. Artisti cari a Fontana nelle cui fotografie, che pur esprimono la sua personale cifra stilistica, caratterizzata in particolare dalle geometrie e dal colore, emergono gli influssi della cultura visiva del suo tempo e dei suoi protagonisti.

A partire da Piet Mondrian, Mark Rothko, Alberto Burri, che diventano riferimenti visivi inconsci riflettendosi nel suo modo di inquadrare e scattare fotografie. Un dialogo, dunque, stimolante e prezioso, che la mostra modenese fa emergere.

Info

Nuova ala Palazzo dei Musei (Ex Ospedale Estense)
Viale Vittorio Veneto 9, Modena

Orari: da mercoledì a venerdì: ore 11-13 | 16-19; sabato, domenica e festivi: ore 11-19

www.fmav.org

La mostra è realizzata in collaborazione con Franco Fontana Studio, Fondazione Arnaldo Pomodoro e Studio Celant ed è stata resa possibile grazie ai prestiti di collezionisti privati.

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