Pronti, partenza, India!

Uno dei motivi che mi hanno spinto a visitare l’India è certamente la curiosità di come il popolo indiano si sposta da un luogo per arrivare ad un altro, ma soprattutto di quello che è capace di affrontare pur di raggiungere la propria meta. Tantissimi sono i mezzi che si utilizzano, dai pulmini a 9 posti occupati da 20 persone compresa la cappotta del mezzo, agli Scooter omologati per 5 persone, passando per i Tuk Tuk, gli asini e i cammelli.  Ma quelli che più di tutti mi hanno incuriosito sono sicuramente i treni e gli autobus.
La rete ferroviaria in India è tra le più estese del mondo e ogni giorno viaggiano milioni di persone. La vera curiosità sta però nel modo in cui viaggiano, la particolarità nella moltitudine di soluzioni che la gente si inventa pur di prendere quel treno; Sopra, di lato appigliato alla ringhiera dei finestroni e come se non bastasse la gente sale nella carrozza quando il treno non è ancora fermo del tutto. Insomma la sicurezza qui non è di certo contemplata. 
Anche gli autobus (ovviamente quelli statali, non quelli turistici che sono simili ai nostri in termini di comfort) sono tra i mezzi più utilizzati perché dove non arrivano i treni possono certamente arrivare i bus, a costo di percorrere strade non asfaltate a ridosso di pericolosi dirupi. Anche in questo caso il mezzo è riempito al massimo con passeggeri, naturalmente, anche sulla cappotta. Alla portiera del mezzo, rigorosamente aperta, c’è sempre una persona che resta affacciata e grida il nome della fermata successiva in modo che possano sentirlo sia le persone a terra che quelle a bordo e accelerare, in questo modo, i tempi di salita e discesa.