Utilizzare il flash off-camera ci apre una vasta gamma di possibilità creative, in particolare nei ritratti.

21 Febbraio 2022 di Redazione Redazione

Vuoi scoprire come usare al meglio il flash integrato sulla tua Nikon? Oppure quello esterno e quello off-camera? Ecco tutto quello che devi sapere.

Il flash off-camera

Allontanare il flash dalla fotocamera apre una vasta gamma di possibilità creative, che possiamo esplorare ovunque, su qualsiasi soggetto e in qualsiasi orario del giorno. Un singolo flash off-camera ci offre più controllo su qualità e direzione della luce e, usato correttamente, può dare molta più profondità alle immagini. 

Con l’esperienza, possiamo passare a usare più unità, impostate su diversi livelli di potenza, per ottenere effetti quasi incredibili. L’uso del flash in remoto non è complesso quanto sembra e Nikon ci aiuta con una serie di tecnologie sviluppate nel corso di molti anni proprio per semplificare questa pratica, con una reflex come con una mirrorless serie Z. Possiamo usare il flash off-camera in ogni genere fotografico, ma è particolarmente soddisfacente con ritratti, scatti di moda e fotografia di matrimoni.

La connessione

Per cominciare, ci servono solo un trigger e uno Speedlight compatibile, che possa essere usato in modalità remota. A seconda di quale fotocamera Nikon abbiamo, ci sono diversi modi per attivare il flash a distanza.

Uno dei più semplici è un cavetto di collegamento, come il Nikon SC-29 TTL. Colleghiamone un’estremità alla slitta a contatto caldo del corpo macchina e l’altra alla base dello Speedlight e saremo già pronti a scattare. È una soluzione molto semplice e molto efficace, soprattutto se blocchiamo la fotocamera su un treppiede e, con la mano libera, reggiamo e spostiamo il flash. In genere i cavi di collegamento hanno un sacco di gioco: il fattore limitante è dove arriviamo noi! Possiamo però montare il flash esterno su un secondo treppiede, per guadagnare più flessibilità sul posizionamento della luce.

Senza cavi

Per l’attivazione remota senza cavi, Nikon propone due sistemi: il Creative Lighting System (CLS) e l’Advanced Wireless Lighting (AWL). Il CLS è più vecchio (ma ancora eccellente) e si basa su un trigger ottico che ha bisogno di una linea visuale diretta con il flash. Può usare impulsi di luce visibile o infrarossa. L’AWL, invece, usa un segnale radio: è un metodo più avanzato e affidabile. Entrambi i sistemi richiedono un’unità commander sul corpo macchina e una receiver incorporata (o collegata) sullo Speedlight. 

I trigger

A seconda del tipo di commander che usiamo, può essere possibile cambiare le impostazioni dei singoli flash remoti direttamente dalla fotocamera. È sempre il caso di verificare che l’unità commander supporti la sincronizzazione ad alta velocità e permetta di lavorare in modalità TTL (al momento, tutti i trigger Nikon correnti supportano entrambe le funzioni in coppia con unità Speedlight).

I trigger ottici e infrarossi sono economici e facili da usare, ma hanno alcuni limiti. La distanza operativa è inferiore a quella dei trigger radio ed è indispensabile una linea visuale sgombra e continua tra commander e receiver. Inoltre, in esterni in pieno sole, o in presenza di luci ambientali molto forti, il segnale ottico può essere più difficile da rilevare. I trigger radio non hanno nessuno di questi problemi e sono preferibili se abbiamo intenzione di fare sul serio con il flash off-camera.

I modificatori per il flash off-camera

Con il flash in remoto, i modificatori diventano quasi indispensabili: per ottenere la qualità di luce che vogliamo, dobbiamo intervenire con attenzione con softbox, ombrelli, diffusori o shaper…

1 – Softbox

I modificatori sono qualsiasi cosa che cambi la dimensione o la forma della sorgente di luce. I softbox servono per diffondere e addolcire la luce del lampo e, al contempo, per controllare con efficacia la direzione ed evitare sbavature indesiderate.

2 – Shaper

Permettono di cambiare la direzione della luce (alette, bandiere o barn door) o di creare un fascio più concentrato (snoot). I gobo (da “go-between object”) si inseriscono tra unità flash e soggetto per creare motivi interessanti sullo sfondo.

3 – Diffusori

flash off-camera

Pannelli riflettenti come questi, schermi e ombrelli sono ottimi per creare sorgenti molto grandi e quindi luce molto morbida, ma non controllano molto bene le sbavature. Sono ideali quando vogliamo riempire di luce uno spazio.

Leggi anche
Flash integrato, on-camera e off-camera: tutto quello che devi sapere #3
Flash integrato, on-camera e off-camera: tutto quello che devi sapere #5

Lascia un commento

qui