Per questo progetto sul campo, ci serve un foliage acceso e vibrante: puntiamo diritti sul più vicino bosco o parco. L’immagine qui sopra, per esempio, è stata realizzata nel Regno Unito, nel Westonbirt National Arboretum (nei pressi di Tetbury, nel Gloucestershire) – famoso per la presenza di oltre 15.000 alberi censiti a partire dagli anni ’50 del XIX secolo. Solo nell’ambientazione perfetta possiamo davvero affinare il nostro occhio e concentrarci sulla luce. Non serve attrezzatura specialistica: uno zoom entry-level di kit o un semplice 50 mm fisso sono più che indicati per raggiungere lo scopo.
L’autunno è spesso la stagione più breve dal punto di vista fotografico e il suo picco di colori non dura mai più di qualche settimana. Se dell’autunno vogliamo gloria e intensità, organizziamoci per qualche sessione nella seconda metà di ottobre. Per sfruttare al massimo ogni momento, ricorriamo alle funzioni semi-automatiche, come la priorità di diaframma, e lasciamo che sia la nostra macchina a sbrigare la maggior parte del lavoro. Noi dedichiamoci invece a sperimentare con la composizione e le tecniche creative, come gli scatti con obiettivo a mano libera, e a cercare i dettagli più importanti della scena.
Passo a passo
- ISO Auto.Sotto la copertura delle fronde degli alberi, magari in una giornata nuvolosa, il sole continua ad apparire e sparire, creando zone di luce e ombra e forti sbalzi di esposizione. Per liberarci di quanto più lavoro possibile ed evitare di tirare ogni volta a indovinare, scattiamo a priorità di diaframma con la funzione ISO Auto attiva.
- Usiamo il Live View. Quando scattiamo dal basso o puntiamo la fotocamera in verticale verso i rami degli alberi, è più facile usare il Live View, anziché il mirino.
- Messa a fuoco e istogramma. Dopo qualche scatto, revisioniamo i risultati e zoomiamo nella scena per controllare che il punto focale sia nitido. Verifichiamo anche che non ci siano tagli nelle luci alte. Se l’istogramma è sbilanciato verso il margine destro, applichiamo una compensazione negativa dell’esposizione.
- Cerchiamo i dettagli. Calibrata l’esposizione, affiniamo la composizione. Cerchiamo di inquadrare soggetti vivaci contro sfondi a contrasto oppure cerchiamo cornici naturali, per esempio scattando attraverso varchi tra le frasche per creare un piacevole bokeh ai margini dell’immagine. I motivi ripetuti, come quelli costituiti da mucchi di foglie o cortecce, funzionano molto bene.
- Sganciamo l’obiettivo. Troviamo il coraggio anche di sperimentare con le tecniche di scatto più inconsuete e bizzarre: per esempio, sganciamo l’obiettivo dal corpo macchina e teniamolo in posizione a mano libera davanti all’innesto per ottenere immagini più astratte. Sperimentiamo muovendolo in tutte le direzioni e controlliamo il risultato sull’LCD.
- Enfatizziamo i colori. La fotocamera potrebbe avere problemi a indovinare il bilanciamento del bianco, per via dei toni naturali molto caldi. Applichiamo il predefinito per le giornate nuvolose per non perdere calore (non è importante in RAW, ma in JPEG è essenziale, perché non possiamo modificare il bilanciamento in post-produzione).