8 Aprile 2021 di Redazione Redazione

Una rubrica dedicata alle foto più famose. Quelle che hanno cambiato per sempre il nostro modo di pensare la fotografia. E che sono entrate nell’immaginario collettivo.

Le foto più famose #6

La fotografia vede molto più di noi. Grazie a questo abbiamo potuto verificare ipotesi come quella del movimento. Tra le sequenze più note vi è quella di Occident, purosangue dell’americano Leland Stanford. Volendo dimostrare che un cavallo, a un certo punto del galoppo, ha le quattro zampe sollevate da terra, questi chiese a Eadweard Muybridge di fotografarlo.

Era il 1872, Muybridge aveva problemi familiari. Tradito dalla moglie decise di ucciderne l’amante. Al termine della pena, riprese i suoi studi su come fotografare un cavallo in corsa. La soluzione: un fondale bianco, il cavallo ripreso di profilo, una batteria di 24, anche se qui ce ne sono 20, apparecchi fotografici a terra, per riprendere la corsa dal punto di vista più adatto. 24 cordicelle poste tra il fondale e l’otturatore che, spezzandosi al passaggio di Occident, avrebbero fatto scattare gli otturatori. Detto-fatto: ecco il risultato. Per la prima volta l’occhio umano poteva vedere le singole fasi della corsa al galoppo. Verificare che, per pochi istanti, il cavallo “volava” con tutte e quattro le zampe raccolte sul ventre.

L’autore

foto più famose

Eadweard Muybridge (1830-1904). È stato tra i pionieri della fotografia scientifica. Dopo l’esperienza con il cavallo Occident si dedicò allo studio del movimento realizzando migliaia di fotografie di animali e persone in azione. Progettò lo zoopraxiscopio, uno strumento che proiettando più immagini in sequenza può essere considerato un precursore del cinematografo.

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