14 Settembre 2018 di Vanessa Avatar

Alexander Rodchenko “Revolution in photography”

La grande esposizione Alexander Rodchenko “Revolution in photography” è promossa dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, coprodotta da Civita e da Bridge Consulting, curata dalla State-Financed Institution of Culture and Education of the City of Moscow e da Multimedia Complex of ActualArts.

Alexander Rodchenko: il padre della fotografia sovietica

Le fotografie di Alexander Rodchenko, considerato “il padre della fotografia sovietica”, raccontano di un artista, padre di un cambiamento radicale del modo di concepire la natura della fotografia e il ruolo del fotografo: anziché mero riflesso della realtà, la fotografia diviene anche uno strumento per la rappresentazione visiva di costruzioni intellettuali dinamiche: il “Metodo Rodchenko” gioca con composizioni in diagonale, prospettive scorciate, punti di ripresa insoliti dal basso verso l’alto e viceversa. 

Se si desidera insegnare all’occhio umano a vedere in una nuova maniera, è necessario mostrargli gli oggetti quotidiani e familiari da prospettive ed angolazioni totalmente inediti e in situazioni inaspettate

Percorso mostra

Il percorso espositivo si apre con l’Autoritratto caricaturale del 1922, esposto accanto a un corpus di ritratti, in cui appaiono anche amici e familiari, e alle famose fotografie “La scalinata” (1930) e “Ragazza con una Leica” (1934), che incarnano integralmente i principi innovativi del “metodo Rodchenko”. Si prosegue con una selezione di immagini sulla realtà industriale raccolte nelle short series: “Fabbrica di automobili AMO”del 1929, dedicata al settore dell’industria automobilistica; “MoGES (Centrale Elettrica di Mosca)”, che documenta la nuova centrale elettrica nata nel 1927 e il lavoro degli operai. La verticalità delle moderne costruzioni viene ripresa nelle fotografie di architetture e particolari costruttivi, come la celebre “Scala antincendio (con un uomo)” del 1925. Le spettacolari parate di ginnasti e atleti sono protagoniste degli scatti che raccontano lo spirito dinamico e la nascente coesione sociale degli anni Trenta in Russia. La tecnologia ritorna nell’immagine della Torre Shukhov del 1929 e nella short serie “Fabbrica di lampadine elettriche di Mosca” realizzata a cavallo degli anni Venti e Trenta.La nuova Mosca è documentata nella costruzione del Parco della Cultura e nelle strade di Leningrado appena asfaltate; negli edifici progettati da Ginzburg sul viale Novinski e quello del Mosselprom. Il reportage del 1928 documenta l’ufficio editoriale e l’archivio del giornale “Gudok” e la costruzione del canale che collega il Mar Bianco con il Mar Baltico. Una romantica e piccola sezione, racconta fuori le righe, gli artisti del circo. In tutta la storia della fotografia russa della prima metà del XX secolo, Alexander Rodchenko è l’unico ad aver lasciato – tramite appunti, bozze articoli e diari – testimonianze e riflessioni sull’arte di un fotografo-pensatore, partecipe di un cataclisma storico che aveva generato in lui un conflitto drammatico tra presupposti consci e un’inconscia pulsione a creare.

 

ALEXANDER RODCHENKO
Revolution in photography
Palermo, Real Albergo dei Poveri
Fino al 23 settembre 2018
Info e prenotazioni: 091 7657621
www.mostrarodchenko.it

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