28 Giugno 2021 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

La Casa della Memoria di Milano ospita Ultimate Landscapes, mostra fotografica di Claudio Orlandi sui ghiacciai della catena alpina. Una narrazione per immagini che invita a una riflessione sullo stato di salute non solo delle nostre montagne ma dell’intero pianeta.

Ultimate Landscapes di Claudio Orlandi

Curata da Alessia Locatelli e promossa da Casa della Memoria|Comune di Milano, Ultimate Landscapes è il risultato di un progetto avviato nel 2008. Attraverso sei campagne fotografiche, Claudio Orlandi, appassionato di montagna, ha ripreso in differenti sessioni annuali l’evoluzione e la tecnica di “copertura” di questi ghiacciai.

In mostra, il ghiacciaio del Presena sopra Ponte di Legno (BR), la Zugspitze (la vetta più alta di Germania, vicino a Garmisch-Partenkirchen) e lo Stubaier Gletscher (Austria), il paradiso dei ghiacci sopra Zermatt e il Rhonegletscher (alle sorgenti del Rodano sempre in Svizzera, nel cantone Vallese). Claudio Orlandi ha fotografato questi ghiacciai nella loro evoluzione geomorfologica e antropica.

Le fotografie colpiscono per la loro grande forza e carica estetica. Dall’impostazione teatrale della prima serie di immagini alla carica del sublime della seconda, in cui il bianco abbagliante del panneggio rievoca le sculture neoclassiche. Rivelando solo in un secondo tempo ciò che in realtà rappresentano: grandi teli che ricoprono montagne. Solo avvicinandosi infatti e osservando con attenzione, si notano specchi d’acqua e altri dettagli che poco alla volta svelano la vera natura del soggetto nell’ampio paesaggio alpino.

Strategie per salvare i ghiacciai

I cambiamenti climatici – sempre più rapidi e intensi – hanno suggerito interventi per ridurre la sempre crescente fusione dei ghiacciai. Così, tra giugno e settembre, ampie superfici di nevi e ghiacci vengono coperte con teli bianchi (geotessili) che le proteggono dalla radiazione solare. I primi esperimenti realizzati in Italia sulle tecniche di riduzione della fusione glaciale sono iniziati nel 2008 sul ghiacciaio Dosdè in alta Valtellina e poi sul ghiacciaio Presena al Passo del Tonale. Qui si è arrivati a una copertura di 100.000 metri quadri e alla conservazione di uno spessore di 50 metri di ghiaccio.

Dopo le prime sperimentazioni, il pluriennale utilizzo dei geotessili ha confermato la loro utilità a livello locale sia nella conservazione di neve e ghiaccio, sia nel rallentare la tendenza alla frammentazione dei ghiacciai.

Claudio Orlandi

Nasce a Roma, dove vive e lavora. Dal 2010 partecipa a mostre e fiere, pubblicando le sue foto sulle maggiori riviste di settore. Ha emancipato il suo linguaggio fotografico portandolo dalla restituzione più palesemente figurativa della realtà a un’astrazione pittorica essenziale, che tende a tende a creare in chi osserva una commistione di idee, tramite una metamorfosi controllata del dato percettivo già implicita nei soggetti stessi.

Info

La mostra è aperta dal 2 luglio al 25 agosto, dal martedì alla domenica ore 10-17.30. Ingresso libero (non è richiesta la prenotazione).

Giovedì 8 luglio dalle ore 18.00 alle ore 20.00si terrà la conferenza Cambiamenti climatici, crisi dei ghiacciai, tecniche di protezione in relazione ai ghiacciai dell’arco alpino. L’evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di Casa della Memoria.

www.casadellamemoria.it

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