16 Gennaio 2021 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Sono prorogate fino al 14 febbraio le mostre MAST Photography Grant on Industry and Work e Inventions, allestite negli spazi della Fondazione MAST a Bologna. In attesa della riapertura dei musei, si possono scoprire i contenuti online legati al concorso fotografico dedicato ai temi del lavoro e dell’industria. In particolare, si possono ascoltare le interviste a Urs Stahel, curatore del MAST Photography Grant on Industry and Work, e ai cinque finalisti dell’edizione 2020, per approfondire temi e prospettive dei loro progetti.

MAST Photography Grant: i cinque finalisti

Vincitrice del concorso è Alinka Echeverría con il progetto Apparent Femininity (Femminilità apparente) che, alle soglie della quarta rivoluzione industriale, volge lo sguardo al passato, per rivalutare il ruolo delle donne nella storia del cinema e della programmazione informatica.

For a few euros more, Western Leone (cimitero), 2019 © Chloe Dewe Mathews

Chloe Dewe Mathews, con il suo lavoro For a Few Euros More (Per qualche euro in più), mostra i danni ambientali causati dalla coltivazione intensiva nel Mar de Plástico, un’enorme distesa agro-industriale nella Spagna meridionale, dove si produce la metà della frutta e verdura destinata ai supermercati di tutta Europa. Aapo Huhta, con Sorrow? Very Unlikely (Tristezza? Molto improbabile), indaga il modo in cui l’Intelligenza Artificiale legge le fotografie fatte dall’uomo, sollevando dubbi sulla eticità di questo approccio e sulle modalità di implementazione dei software.

Aircraft, Catena di montaggio Airbus, veduta frontale di una cabina di pilotaggio, 2019 © Maxime Guyon

Nel suo progetto Aircraft, Maxime Guyon realizza fotografie digitali di grande formato di strutture aerodinamiche, turboreattori, pistoni idraulici, per restituire gli aspetti tecnologici e le alte prestazioni degli aerei. Infine, Pablo López Luz, nella serie Baja Moda (Bassa moda) si concentra sulle vetrine dei negozi di abbigliamento in America Latina, che resistono all’omologazione imposta dall’industria globale della moda, riflettendo sulle trasformazioni sociali ed economiche di cui la città diventa strumento di amplificazione.

Baja Moda XCVII, Ecuador, 2019 © Pablo López Luz

Scopri le interviste e altri contenuti digitali sul sito del MAST Photography Grant on Industry and Work

Lascia un commento

qui