Epson propone la SureColor SC-P400, un modello XL in grado di usare fogli nel formato A3 (29,7x42 cm, poco più grandi della rivista, aperta, che state leggendo) e anche A3+ (32,9x48,3 cm), con uno spessore massimo di 1,3 mm

4 Dicembre 2018 di Vanessa Avatar

Epson SureColor SC-P400: una stampante fotografica A3+ pronta a mettere su carta le nostre foto più belle in formato “maxi”

Ai tempi della pellicola, eravamo soliti affidare i rullini a uno dei tanti laboratori fotografici affinché li sviluppasse per noi. Anche oggi possiamo stampare i nostri scatti rivolgendoci a uno degli innumerevoli service online. In genere ci si affida a questi ultimi per mettere su carta decine se non centinaia di foto, magari quelle delle vacanze, senza troppo badare alla resa pur di contenere la spesa. Esistono tuttavia servizi in grado di garantire risultati di qualità professionale seguendo passo dopo passo il processo di stampa, ma se il livello di soddisfazione cresce, così fanno anche i costi, ovviamente, in particolare sui grandi formati. Se vogliamo avere davvero tutto sotto controllo (risultati e budget) non ci rimane che procurarci una buona stampante a getto d’inchiostro “fotografica”, progettata per riprodurre le nostre immagini in maniera impeccabile, grazie a un cospicuo set di inchiostri con cui riesce a creare tutte le sfumature di colore che occorrono, così come a restituire stampe in bianco e nero dall’altissima resa.

Epson SureColor SC-P400: una visione d’insieme

Epson propone, per esempio, la SureColor SC-P400, un modello XL in grado di usare fogli nel formato A3 (29,7×42 cm, poco più grandi della rivista, aperta, che state leggendo) e anche A3+ (32,9×48,3 cm), con uno spessore massimo di 1,3 mm. Per le prove, abbiamo usato risme di Carta Speciale Opaca “Matte” A3 ad alto spessore (cod. S041261, piuttosto economica, 39 € per 50 fogli con grammatura 167 g/m2), Carta Fotografica Lucida Premium A3 (cod. S041315, 46 € per 20 fogli da 255 g/m2), Carta Fotografica Semilucida Premium Super A3 (cod. S041328 , 30 € per 20 fogli da 251 g/m2 ) e Traditional Photo Paper A4 (certificata DIGIGraphie by Epson, cod. S045050 , 43 € per 25 fogli da ben 325 g/m2 ), quest’ultima inserita nell’apposito alimentatore per carte speciali.

Epson SureColor SC-P400: costi e benefici

È evidente che acquistare una stampante per grandi formati come questa, pur appartenendo alla fascia entry-level del marchio, rappresenta un investimento notevole, per via del prezzo di acquisto (559 €) ma soprattutto per le spese di gestione che, oltre alla carta, prevedono la sostituzione di ben otto cartucce. La SC-P400, infatti, ospita sette inchiostri colorati a pigmenti UltraChrome HiGloss 2  (Nero Photo, Nero Matte, Ciano, Giallo, Magenta, Rosso e Arancione – 17 € l’uno, per un totale di quasi 120 €), più un serbatoio di “Gloss Optimizer” (7 €) capace di applicare uno strato omogeneo di finitura sull’inchiostro una volta che è stato depositato sulla carta lucida, per rendere l’aspetto della stampa più liscio e brillante. Epson non fornisce l’autonomia delle cartucce, una scelta comprensibile visto la variabilità estrema dei consumi a seconda del tipo di originale stampato. Teniamo in conto, però, che nero lucido e nero opaco sono accomunati dallo stesso ugello: per “pulire” il canale d’uscita, un po’ di inchiostro verrà inevitabilmente sprecato nel passaggio da un tipo all’altro di pigmento ogni qual volta cambieremo supporto (indicato in fase di impostazione della stampa). Installate le cartucce, potremo collegare la stampante al computer via cavo tramite connessione di rete e USB 2.0 oppure in modalità wireless. Noi abbiamo optato per il Wi-Fi, con la procedura semplificata WPS: basterà premere il tasto recante questa stessa sigla sul router di casa o dell’ufficio, poi fare lo stesso con il tasto Wi-Fi sulla stampante e il collegamento senza fili avverrà in automatico. Dopo aver lanciato il software in dotazione, scaricato i driver più aggiornati ed eventualmente aggiornato il firmware alla versione più recente, la P400 sarà pronta all’uso. Per contenere il prezzo, non c’è alcun lettore di memory card e manca il touchscreen che invece troviamo sul modello superiore (la P600, che ha anche un inchiostro in più e serbatoi più capienti – 25,9 ml contro i 17 ml della sorella minore), ma una serie di pulsanti e di spie ci aiuta a portare a termine le operazioni più comuni senza troppe difficoltà. Per caricare i fogli singoli, abbiamo a disposizione un alimentatore automatico (per spessori da 0,08 a 0,3 mm), un alimentatore manuale posteriore (supporti per applicazioni artistiche, da 0,3 a 0,7 mm) e un alimentatore manuale anteriore (cartoncino da 0,7 a 1,3 mm). Non ci sono cassetti interni.

Epson SureColor SC-P400: prestazioni

Nel corso delle nostre prove, per stampare una foto in formato A3 su carta Lucida Premium in modalità Qualità, l’attesa è stata di circa 4 minuti e 40 secondi  (calcolata dal momento in cui viene avviato il trascinamento del foglio all’espulsione nel vassoio di raccolta); su carta Semilucida Premium A3+ abbiamo aspettato invece 6 minuti tondi. Non sono tempi da record, è vero, tuttavia una stampante fotografica come la P400 non è pensata per chi ha fretta ma per gli appassionati che pretendono la migliore resa. E la ink-jet di Epson da questo punto di vista certo non li deluderà. Grazie alla tecnologia Variable-sized Droplet i dettagli delle immagini originali sono riprodotti egregiamente; le aree di colore omogeneo non presentano alcun “banding” e i passaggi tonali sono morbidi e omogenei.  Su carta lucida il trattamento del Gloss Optimizer fa la differenza, donando ulteriore vividezza ai colori e, allo stesso tempo, rendendo la superficie omogenea: non ci sono aree più “lucide” di altre, come può accadere invece sulla carta opaca senza ottimizzatore. Stampando fotografie in bianco e nero, in generale non si notano particolari dominanti di colore  e, nonostante l’assenza della cartuccia del Grigio presente in altri modelli, la gamma tonale in monocromia appare ampia, con neri profondi e toni del grigio sempre ben riprodotti.

Specifiche Tecniche

Metodo di stampa: Epson Micro Piezo
Colori: 7 (Nero Photo, Nero Matte, Ciano, Giallo, Magenta, Rosso, Arancione) + Gloss Optimizer
Configurazione ugelli: 180 per il nero, 180 per ciascun colore
Dimensioni minime goccia: 1,5 picolitri
Tecnologia inchiostri: Ultrachrome Hi-Gloss2
Risoluzione di stampa: 5.760 x 1.440 dpi
Velocità di stampa dichiarata: 43 sec per 1 foto 10×15 cm (Carta fotografica lucida Premium Epson), 5 pagine/ min Colour (carta comune), 9 pagine/min Monocromatico (carta comune)
Formati carta: 10×14,8 cm, 20×25 cm, 13×20 cm, 13×18 cm, 10×15 cm, 9×13 cm, Cartolina, Letter Legal, Letter, A6, A5, A4, A3, A3+, Definito dall’utente
Fronte/retro automatico: no
Gestione supporti: Alimentatore automatico documenti, stampa senza margini, stampa su CD/DVD, percorso carte Fine Art, carta in rotoli, supporto per carte ad alto spessore
Capacità cassetto carta: 120 fogli standard
Collegamenti: Wi-Fi, Ethernet, USB
Dimensioni (LxPxA): 622x324x219 mm
Peso: 12,3 kg
Prezzo: 559 €

Stampa a Freddo

LE DIFFERENZE TRA LE STAMPANTI FOTOGRAFICHE EPSON COME LA P400 E QUELLE DI ALTRI MARCHI RIGUARDANO PRINCIPALMENTE IL SISTEMA CON CUI L’INCHIOSTRO VIENE “SPARATO” SUL FOGLIO. Le Epson, infatti, impiegano un meccanismo “a freddo” basato sulle speciali proprietà dei cristalli piezoelettrici (Epson Micro Piezo). Si tratta di particolari materiali che si deformano quando vengono sottoposti all’azione di una corrente elettrica. Quando l’elemento piezoelettrico si contrae l’inchiostro viene risucchiato dal serbatoio e trasferito alla testina di stampa. Nella seconda fase l’estensione del cristallo causa la compressione dell’inchiostro negli ugelli e l’espulsione violenta della goccia, perfettamente sferica e con una dimensione proporzionale alla corrente che abbiamo fornito.
Grazie alla tecnologia Variable-sized Droplet (VSDT), il volume delle gocce viene stabilito tenendo conto del livello di densità dell’area da stampare. Dove prevalgono le zone di colore omogeneo sono impiegate gocce più grosse, a tutto vantaggio della velocità di stampa, mentre nelle aree ricche di sfumature e di dettagli vengono depositate gocce di volume minore. L’inchiostro superfluo è poi immediatamente riassorbito nel serbatoio grazie al ritorno del cristallo alla condizione di “riposo”. Quest’ultimo passaggio è di fondamentale importanza per la qualità di stampa finale. Infatti l’immediato risucchio dell’inchiostro in eccesso impedisce la formazione di aloni e sbavature attorno alla goccia espulsa che risulta dunque perfettamente definita e precisa. Con questo sistema le Epson sono in grado di depositare sulla carta gocce con un volume minimo di soli 1,5 picolitri (cioè 1,5 milionesimi di milionesimi di litro!) assicurando così la massima precisione. Ogni secondo VSDT controlla le dimensioni di 50.000 gocce. L’elemento piezoelettrico non è mai immobile, ma viene fatto continuamente vibrare anche quando non è richiesta l’espulsione dell’inchiostro, allo scopo di “mescolare” il colore nel serbatoio e mantenere la viscosità ideale dei pigmenti

Verdetto

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