15 Novembre 2020 di Redazione Redazione

Grazie agli avanzati sistemi di stabilizzazione di fotocamere e obiettivi di casa Canon, realizzare fotografie ferme, nitide e completamente a fuoco non sarà più un problema! Nella nostra rubrica, scopriamo passo a passo quali potenzialità offrono i nostri strumenti del mestiere e qualche consiglio su come agire per ottimizzare il risultato.

1#Riprese fermissime anche a mano libera

Sembra ieri ma il sistema IS (Image Stabilizer) di Canon ha già venticinque anni! Infatti, l’EF 75-300 mm f/4-5.6 IS USM, il primo obiettivo dotato di stabilizzazione ottica incorporata, fu lanciato nel lontano 1995. Aveva la capacità di compensare fino a 2 stop, valore che per gli standard odierni non pare granché ma che allora rappresentava una rivoluzione.

Canon si è mantenuta all’avanguardia nella progettazione di ottiche stabilizzate e i più recenti modelli IS offrono in genere 4 o 5 stop di vantaggio, per risultati molto più nitidi con i tempi di posa più lenti. Finora il brand giapponese era rimasto un po’ più indietro nel settore della stabilizzazione dei corpi macchina (in gergo IBIS, In-Body Image Stabilization). Le cose sono però cambiate con la presentazione di EOS R5 e EOS R6, che regalano – in certe condizioni – un’impressionante vantaggio: fino a 8 stop! Quando un sistema IBIS rileva vibrazioni, il sensore viene regolato da elettromagneti per mantenere l’immagine più fissa possibile. EOS R5 e R6 offrono una stabilizzazione a cinque assicontrastano cioè le vibrazioni in cinque direzioni: spostamenti orizzontali e verticali e movimenti di rollio, beccheggio e imbardata. Per garantire il massimo effetto, il sistema lavora “in armonia” (per usare l’espressione scelta da Canon stessa) con la stabilizzazione ottica degli obiettivi RF.

Stabilizzazione cinque assi

Il sistema IBIS presenta diversi vantaggi rispetto all’IS, di cui il principale è la possibilità di stabilizzare ogni obiettivo, anche quelli senza IS. Il possibile difetto è che non sempre è efficace alle focali più lunghe, dove il maggiore ingrandimento e l’ingombro congiurano per richiedere più stabilizzazione.

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