17 Settembre 2019 di Vanessa Avatar

E’ il 17 Settembre 1985 quando va in scena il più grande caso di malagiustizia italiana. Il noto conduttore Enzo Tortora viene condannato in primo grado a 10 anni di reclusione sulla base di informazioni fornite da camorristi presunti pentiti. Il conduttore fu accusato, su iniziativa dei procuratori Francesco Cedrangolo e Diego Marmo, di gravi reati, ai quali in seguito risultò totalmente estraneo. Il 17 giugno 1983 fu per questo arrestato con l’imputazione di associazione camorristica e traffico di droga. Dopo 7 mesi di reclusione, nel gennaio del 1984 fu liberato, ma il 17 settembre 1985 fu condannato a dieci anni di carcere.
La sua innocenza fu dimostrata e riconosciuta il 15 settembre 1986, quando venne infine definitivamente assolto dalla Corte d’appello di Napoli.
 

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