E’ il 17 Settembre 1985 quando va in scena il più grande caso di malagiustizia italiana. Il noto conduttore Enzo Tortora viene condannato in primo grado a 10 anni di reclusione sulla base di informazioni fornite da camorristi presunti pentiti. Il conduttore fu accusato, su iniziativa dei procuratori Francesco Cedrangolo e Diego Marmo, di gravi reati, ai quali in seguito risultò totalmente estraneo. Il 17 giugno 1983 fu per questo arrestato con l’imputazione di associazione camorristica e traffico di droga. Dopo 7 mesi di reclusione, nel gennaio del 1984 fu liberato, ma il 17 settembre 1985 fu condannato a dieci anni di carcere.
La sua innocenza fu dimostrata e riconosciuta il 15 settembre 1986, quando venne infine definitivamente assolto dalla Corte d’appello di Napoli.
AccaddeOggi: Il più grande caso di malagiustizia italiana. Enzo Tortora viene condannato in primo grado
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