21 Settembre 2019 di Giada Storelli Giada Storelli

Louis Vuitton Fashion Eye. Già dal 1850, con la realizzazione dei primi apparecchi fotografici trasportabili, esploratori come Felice Beato e Maxime Du Camp fecero conoscere all’Europa luoghi esotici quali il Giappone e l’Egitto. Grazie ai loro straordinari racconti si innestò un legame indissolubile tra viaggio e fotografia tanto da dar vita nel tempo a pubblicazioni di riferimento internazionale come, per esempio, il National Geographic Magazine. Per la Photographic Society of America uno scatto di viaggio racchiude, filtrato dal sentimento dell’autore, lo spirito di un luogo documentato attraverso il paesaggio, le persone, le culture, i costumi e la sua storia. Allo stesso modo, il brand della celebre maison francese Louis Vuitton è stato sin dall’inizio strettamente legato all’immaginario del viaggio. Celebrata sin dal 1854 dalla nota casa di moda, oggi l’arte del viaggio trova un nuovo modo di esplorazione nella collana di travel book Fashion Eye. Si tratta di una raccolta in volumi di immagini d’ispirazione, catturate in luoghi meravigliosi in giro per il mondo. Con la fotografia, Louis Vuitton racconta città, regioni e territori attraverso lo sguardo dei più celebri nomi della fotografia autoriale di moda contemporanea e non solo. Tra le pubblicazioni scopriamo Miami interpretata dall’estroso Guy Bourdin, Parigi da Jeanloup Sieff, Shanghai da Wing Shya, la California da Kourtney Roy, il Cretto di Burri da Oliviero Toscani, l’India da Henry Clarke, Bali da Quentin De Briey, l’Iran da Harley Weir e Geneve da Paul Rousteau. Obiettivo della collana editoriale è di porre a confronto creazioni contemporanee con tesori d’archivio meno conosciuti, volendo dar vita a una raccolta di opere uniche sia in termini estetici che nel modo di raccontare l’esperienza dell’esplorazione. Ogni titolo propone circa un centinaio di fotografie corredate da informazioni biografiche sull’autore degli scatti e un saggio critico o un’intervista. Quest’anno, in occasione del cinquantesimo anniversario de Les Rencontres de la Photographie di Arles, Louis Vuitton ha pubblicato due nuovi volumi dedicati al Sud della Francia. Se il fotografo Slim Aarons sceglie dal suo archivio scatti di una gioiosa e mondana Côte D’Azur degli anni Sessanta, Osma Harvilahti offre al lettore uno sguardo contemporaneo e intimista alla ricerca dell’autenticità di una Saint Tropez riscaldata dal sole di settembre. Questa collezione di Travel Books promuove una nuova prospettiva in riferimento al quaderno d’artista. In particolare, la fotografia di viaggio diviene un linguaggio capace di instaurare un particolare dialogo con l’universo della moda, grazie al talento di grandi fotografi e di artisti emergenti.
A essere evocati sono le bellezze, le località del mondo e l’emozionante viaggio vissuto all’insegna della scoperta e della passione.

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