9 Luglio 2021 di Redazione Redazione

In questa rubrica vi presentiamo 21 consigli per la fotografia di paesaggio. Per andare oltre le solite immagini “da cartolina” e dar vita a immagini mozzafiato.

Fotografia di paesaggio: sperimentiamo

16 – Proviamo a muovere la fotocamera

Di solito la base della fotografia paesaggistica è la nitidezza. Quando è previsto un effetto mosso, di solito riguarda elementi in movimento nel paesaggio, come l’acqua. Per trasformare l’intera scena in una dinamica sfocatura, dobbiamo capovolgere il nostro modo di scattare.

Per entrambe le tecniche in questione, impostiamo la priorità di tempo ed esponiamo per circa 1/8 di sec a ISO 100. Otteniamo l’effetto panning su un paesaggio quando muoviamo la fotocamera in verticale o in orizzontale nel corso dell’esposizione. Il panning verticale si adatta più agli alberi, l’orizzontale alle scene costiere. L’“esplosione” invece si realizza agendo sullo zoom. Procediamo con una zoomata fluida verso l’esterno mentre premiamo il pulsante di scatto e sperimentiamo diverse velocità del movimento.

17 – I “raggi” del sole

Quando fotografiamo l’alba o il tramonto, il sole appena sopra l’orizzonte è luminosissimo. La luce è morbida e colorata, ma l’intensità può rendere problematica l’esposizione. Per aggirare il problema, e al contempo ottenere un effetto drammatico, possiamo far “esplodere” il sole. Posizioniamoci in modo che il sole sia parzialmente coperto oppure quando appena spunta sull’orizzonte. Con diaframma chiuso su f/16 o f/22, la luce intensa verrà resa con la forma di una stella. È semplicissimo e non servono filtri.

18 – Cerchiamo la simmetria

fotografia di paesaggio

I riflessi possono essere ottimi spunti creativi in ogni genere fotografico. Ma ai paesaggi possono aggiungere il tocco di una perfetta simmetria. Per immagini come questa qui sopra, posizioniamo la sponda di un lago o la linea dell’orizzonte in corrispondenza del centro dell’inquadratura, per dividere esattamente a metà la scena.

19 – Fotografiamo l’alba nebbiosa

Svegliarsi con la nebbia non sembra promettente. Ma l’aspetto misterioso che assumono i paesaggi presenta opportunità da non trascurare. La nebbia migliore è quella bassa di radiazione, che si forma nelle notti calme e fredde, quando il terreno cede il calore del giorno in forma di umidità. Aleggia spessa e bassa sul terreno, che ammanta come un sottile velo bianco.

Ricordiamo di compensare per evitare di sottoesporre e cerchiamo di avere il sole di fronte per effetti più suggestivi.

20 – Fotografia di paesaggio… astratta

Quando il tempo non è perfetto, non torniamo a casa. Ci sono molte altre opportunità a cui possiamo dedicarci. Per esempio, possiamo concentrarci sulla ricerca di dettagli interessanti come motivi delle rocce o riflessi nelle pozze d’acqua.

Lo zoom kit o un teleobiettivo sono utili per “stringere” sui soggetti ed escludere del tutto i dintorni. Inoltre, possiamo sperimentare anche con i filtri. I polarizzatori riducono il riverbero e saturano i colori, mentre i filtri a densità neutra allungano l’esposizione, mettendoci in condizione di sfumare i movimenti, come quello dell’acqua, per ottenere effetti astratti dinamici.

21 – Troviamo nuovi punti di vista

Accontentarci di montare fotocamera e treppiedi di fronte a quello che vogliamo catturare rischia di limitare troppo il nostro approccio. Non dimentichiamo mai di esplorare i luoghi in cui arriviamo e di cercare i punti di vista migliori. E se questo significa sdraiarci a terra e puntare l’obiettivo verso l’alto, facciamolo!

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