18 Marzo 2021 di Redazione Redazione

Imparare a leggere l’istogramma è fondamentale per ottenere una perfetta esposizione dei nostri scatti. In questa rubrica scopriamo insieme come fare!

“Spostare” l’istogramma

Quando usiamo una delle modalità di scatto semi-automatiche, come priorità di diaframma o di tempo, cambiare le impostazioni non ha effetto sulla luminosità globale dell’esposizione. La fotocamera, infatti, compensa ogni nostro cambiamento dei parametri di scatto per mantenere l’esposizione al livello che ritiene corretto.

Per correggere la fotocamera, dobbiamo ricorrere alla compensazione dell’esposizione. In negativo per scurire l’immagine e spostare l’istogramma verso sinistra. In positivo per schiarire l’immagine e spingere l’istogramma a destra.

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Istogramma e modalità manuale

In modalità manuale, invece, cambiare diaframma, tempo di posa o ISO varia direttamente l’esposizione e la posizione dell’istogramma. Per esempio, se aumentiamo l’esposizione con un tempo più lungo, un diaframma più aperto o un livello ISO più alto, vediamo l’istogramma muoversi verso destra. L’impostazione o la combinazione di impostazioni che cambiamo per aumentare o diminuire l’esposizione dipende dall’effetto che vogliamo. Le illustrazioni qui sotto spiegano cosa succede quando variamo un parametro in manuale.

Diaframma

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I diaframmi chiusi lasciano entrare meno luce e riducono l’esposizione, ma aumentano anche la profondità di campo (la quantità di scena che appare nitida). I diaframmi ampi fanno l’esatto opposto.

Tempo di posa

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Un tempo lungo espone il sensore più a lungo. Crea un’immagine più luminosa, ma aumenta il rischio che qualsiasi movimento, del soggetto o della fotocamera, venga registrato come mosso e sfocato.

ISO

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I livelli ISO più alti aumentano la sensibilità del sensore e permettono di ottenere esposizioni sufficienti anche con poca luce. Accentuano però la presenza del rumore, che può impastare i dettagli delle immagini.

Se ti sei perso le puntate precedenti, scopri come leggere l’istogramma #2

Istogramma: come leggerlo per un’esposizione perfetta #4

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