Fotogramma singolo, continuo, autoscatto? Ecco quale modalità di scatto prediligere in base al nostro soggetto.

28 Dicembre 2022 di Redazione Redazione

Gli esperti della Nikon School ci spiegano quale modalità di scatto prediligere a seconda del soggetto che dobbiamo fotografare.

Quale modalità di scatto?

La selezione del modo di scatto migliore dipende dal soggetto. I due che useremo più spesso sono Fotogramma singolo e scatto Continuo, con la possibile aggiunta dell’autoscatto. Alcune fotocamere offrono altre opzioni, come Scatto discreto, Mup (blocco dello specchio), Scatto remoto via app o Fotografia silenziosa. Senza contare le modalità di scatto con intervallometro e la scelta tra otturatore meccanico o elettronico!

La grande varietà di modi di scatto serve a ottenere ottimi risultati in un’altrettanto ampia varietà di scenari.

Fotogramma singolo

È il più indicato per la fotografia quotidiana e i soggetti statici. Con questa impostazione, la fotocamera cattura un’immagine ogni volta che premiamo lo scatto: aiuta anche a rallentare e pensare alla composizione.

Scatto continuo

Le diverse modalità di scatto Continuo permettono di scattare una sequenza di immagini con un avanzamento molto rapido. Basta tenere premuto il pulsante di scatto per realizzare la sequenza, che serve soprattutto a catturare il movimento perfetto di un soggetto in azione (e ci obbliga a scegliere la migliore tra una marea di immagini!).

La frequenza di scatto è determinata da tre fattori: il modello di fotocamera in uso, la velocità della scheda di memoria e l’impostazione di salvataggio in RAW o in JPEG.

Autoscatto

È utile per la fotografia con treppiede, oltre che per gli scatti nei quali vogliamo apparire anche noi, perché riduce il rischio di mosso introdotto dalle vibrazioni della pressione del dito sul pulsante. Per impostazione predefinita, il ritardo è di 10 secondi (più che sufficienti per entrare nell’inquadratura) e alcune fotocamere permettono di impostare l’autoscatto per esporre più immagini in sequenza.

In alcuni modelli è possibile ridurre il conto alla rovescia a 2 secondi, molto più comodo quando lavoriamo con il treppiede e usiamo l’autoscatto al posto di un comando remoto.

Modalità di scatto avanzate

Le reflex più avanzate offrono anche una modalità di blocco dello specchio, abbreviata in Mup sulla ghiera (da Mirror Up, specchio alzato). Serve per le lunghe esposizioni o gli scatti macro con treppiede, per ridurre le vibrazioni create dal movimento dello specchio.

Di norma, quando premiamo lo scatto, lo specchio si alza e si abbassa in rapidissima successione, mentre nel modo Mup dividiamo il processo di scatto in due passaggi (è meglio usare un comando remoto): la prima pressione dello scatto alza lo specchio, poi aspettiamo un paio di secondi che le vibrazioni scemino e premiamo di nuovo per esporre e chiudere lo specchio. Nelle reflex più nuove, il modo Mup è stato sostituito dalla modalità Esposizione posticipata.

Alcune reflex hanno anche i modi Q e Qc (Scatto discreto e Scatto continuo discreto). Diversi da Fotografia silenziosa, permettono il tradizionale scatto, ma – se teniamo premuto il pulsante di scatto al termine dell’esposizione – ritardano la chiusura dello specchio a nostra discrezione (nel frattempo potremo spostarci in un punto in cui il rumore non sia un problema).

La modalità silenziosa, infine, è presente sulle serie Z e su alcune reflex in modalità Live View ed è eccellente in musei, teatri e in generale in tutti quelle situazioni in cui non possiamo disturbare con il rumore dell’otturatore.

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