La volontà partecipativa della manifestazione
Una manifestazione nata dall’esigenza di portare l’artista a diretto contatto con la collettività. Gli autori coinvolti erano, tra gli altri, Bruno Munari, Ugo la Pietra, Gianni Colombo, Gianni Pettena, Dada Maino, Enrico Baj, Giulio Paolini, Ico Parisi, Tommaso Trini e Grazia Varisco. Fu questo uno degli ultimi esempi di arte partecipativa, come invito a un impegno sociale, nella ricerca di un rapporto creativo e vitale tra artisti e abitanti di una città e la città stessa. «Sostanziale sarà la partecipazione della collettività – scrive il critico d’arte – quale che sia la sua reazione, all’intervento artistico, salvaguardando così l’autenticità e la spontaneità della città coinvolta nel momento della sua quotidianità».
Le fotografie scattate da Ugo Mulas, a tutti gli effetti uno dei tre curatori della manifestazione, furono esposte alla galleria Colonna di Como con un montaggio che non si limitava alla documentazione dell’evento, ma ne rappresentava un’interpretazione critica, con stampe di grande formato, fino a due metri per uno, dei provini fotografici a contatto, composizioni di fotogrammi, viraggi di diversi colori, inventati per ogni evento, riuscendo anche con sgranature e sfuocature a rappresentare il rapporto dinamico, l’atmosfera e la tensione tra gli artisti, la popolazione e l’ambiente urbano. La fotografia diventava così intrinsecamente performante, in un rapporto creativo con gli eventi artistici; intuizione che Mulas riproporrà, solo un anno dopo, nella partecipazione alla mostra Vitalità del Negativo.
La pubblicazione della raccolta

Un meraviglioso esempio di efficacia grafica ed espressiva, pur con mezzi estremamente limitati, riproponendo gli elaborati montaggi, le composizioni, l’uso Pop dei viraggi e i fondamentali provini che rappresentano il flusso dello spazio e del tempo di quell’evento. Provino fotografico che sarà lo strumento maturo della sua riflessione, risolto nelle Verifiche, dove «Mulas trasforma la ricerca fotografica in coscienza di se stessa» (Germano Celant). Nel cinquantenario è stato organizzato il convegno Documentare l’effimero a Villa Olmo che, ricordando la manifestazione, ne ripercorre gli eventi, riproponendo e valorizzando la preziosa documentazione di Mulas integrata con le fotografie di Gianni Berengo Gardin e Gabriele Basilico, anch’essi partecipanti a Campo Urbano.
testo di Vittorio Scanferla
Info sul libro
Como, 21 settembre 1969
A cura di Luciano Caramel, Ugo Mulas, Bruno Munari
Fotografie: Ugo Mulas
Progetto grafico: Bruno Munari
Confezione: Brossura.
Formato: 29,5×19,5cm.
Pagine: 144
Stampa: Editrice Cesare Nani Como. 1969.
Procedimento Itek Platemaser