Un lavoro avanguardistico poco compreso
Il fotolibro era particolarmente rivolto alla scena dell’arte degli Stati Uniti, dove si stavano formando importanti collezioni di arte contemporanea. L’accoglienza però fu tiepida e anche Lewis Mumford, direttore del New Yorker, pur ammirando il lavoro di Man Ray, gli contestò «di aver fatto quasi tutto con la sua macchina fotografica (Rayografie e solarizzazioni), tranne che servirsene per fare fotografie», relegando ancora la fotografia in un ambito specifico e limitato. Man Ray gli rispose con una puntuta lettera in cui rivendicava il suo lavoro di avanguardia, non riducibile a «trucchetti», e di non aver neppure riconosciuto che «la terribile litografia a colori della copertina, è come qualunque principiante può vedere: una riproduzione in tricromia a mezzo tono di negativi a tre colori».
La raccolta
Photographs 1920-1934 non ottenne quel successo di vendite che l’ambizioso progetto sperava, spingendo l’editore a inventare una fittizia seconda edizione, segno del successo della prima. Ritroviamo così un’edizione che è in realtà sempre la stessa, a cui è stato sostituito nel frontespizio l’indicazione di seconda edizione (v. Andrew Roth, The Book of 101 Books). Il valore collezionistico rimane alto, tra 2.000 e 2.500 euro per tutta la tiratura, magnificamente stampata e con la copertina che conserva splendidamente i colori originali.
Info sulla raccolta
Autore: Man Ray
Titolo: Photographies/Photographs 1920-1934. Paris. A cura di James Thrall Soby.
Pubblicazione: Cahiers D’Arts/Random House, 1934, Hartford, Connecticut
31×24 cm. 104 foto in nero.
Copertina illustrata a colori. Un ritratto di Man Ray di Pablo Picasso.
Stampato in Francia da Neogravure.
Legatura Draeger con anelli di plastica.
Testi in inglese e francese.
di Vittorio Scanferla