2 Marzo 2021 di Redazione Redazione

Intitolato Inside/Outside, il nuovo numero de Il Fotografo è interamente dedicato alla fotografia di architettura e design. Interviste e focus sui grandi maestri ma anche approfondimenti sui talenti emergenti ci accompagnano alla scoperta di questo genere. Il numero è introdotto dall’editoriale di Andrea Rovatti, designer grafico e fotografo, che vi proponiamo, insieme a una panoramica sui contenuti.

Il Fotografo 328: l’editoriale di Andrea Rovatti

Qui non si tratta di avere preferenze. O sull’impossibilità di essere oggettivi

Buongiorno a tutti, sono un edificio. Non nascondo che ho una certa notorietà, ma non sono uno che parla molto e non vi dirò chi sono. Sono qui da tanti anni; di gente ne ho vista passare e quante foto…

Ci sono quelli che si fermano appena, scattano e vanno. Spesso sono in gruppo. Altri mi osservano fissi, pensosi, quasi severi: piazzano il cavalletto più volte. Quasi a voler sedimentare tutte le immagini che hanno già visto di me. Confesso che, come diceva una canzone, “… non li vedo più, neanche con gli occhiali”.

Ho un amico meno fortunato di me, che invece viene dall’industria. Lui mi ha sempre invidiato questa fama, anche perché quando era in attività non aveva tempo per farsi fotografare e poi, dopo il declino, nessuno ha più pensato a lui. Paradossalmente, dopo anni di decadenza, è arrivato a fargli visita un fotografo.

Uno solo.

Lo ha guardato come nessuno prima e gli ha regalato il giorno più bello con un’immagine nella quale la ruggine e l’intonaco staccato sono diventati poesia. Quell’unica foto non la dimenticherò mai.

Quindi non conta il soggetto, ma come si ricavano le emozioni.

Anche dal cemento.

Abbiamo metabolizzato che la fotografia non è oggettiva e non può esserlo, di conseguenza l’operazione dello scatto è sempre selettiva. Il taglio che se ne ottiene ci fornisce una chiave di lettura, che nella fotografia di architettura è più sottile che in altre situazioni, a volte più difficile da interpretare. Anche per questo gli autori che lavorano sull’architettura vanno guardati con uno sguardo ampio, capace di mettere assieme e collegare il loro lavoro di ricerca nel suo insieme. E nel fare questo ne escono percorsi assai diversi.

Il Fotografo

Niccolò Biddau, B&B ITALIA. Poltrona e pouf UP5_6: gli schiumati sono pronti per il rivestimento in tessuto, Design Gaetano Pesce

Possiamo trovare una suddivisione degli spazi e dei pesi, una tensione delle linee essenziali. E allora qualcosa si trasforma in movimento, ci porta a vivere il campo visivo come uno spazio dinamico. Oppure a proseguire l’immagine oltre a ciò che vediamo, in uno straniamento percettivo che unisce e fa convivere il figurativo e l’astratto. Perché equilibrio non vuole dire simmetria.

Possiamo trovare la lettura dell’architettura come sedimentazione della storia e quindi vederne un percorso di stile che attraversa il tempo, le epoche, il gusto. La sua presenza sul territorio è un marcatore visivo importante e non possiamo prescindere dal suo impatto. Vedere la sua relazione con l’ambiente circostante o con altre architetture è un’operazione di narrazione che può essere stupefacente, ma può anche essere uno strumento per leggere la società.

Possiamo trovare l’architettura in relazione alle persone, il luogo dove vivere, meditare, lavorare, divertirsi. Allora è il rapporto che si crea nell’interazione a essere centrale e ciò che è fermo si muove e prende vita attraverso queste presenze. L’architettura diventa la scena della rappresentazione umana.

L’elenco non è esaustivo, ma qui non si tratta di avere preferenze, semplicemente di assumere che la fotografia di architettura è varia e sfaccettata. Quindi di andare oltre la facciata. Come avrete notato non ho volutamente indugiato in citazioni e nomi altisonanti. Di questo in parte mi dispiaccio, perché ci sono autori che adoro e che mi piacerebbe ringraziare per ciò che ci danno con il loro lavoro. Ma non vorrei dare degli imprinting al lettore, ognuno segua la propria sensibilità.

Penso che questo numero della rivista vi porterà molti stimoli. Andrea Rovatti

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